Ascani: “Dobbiamo tornare a fare scuola in presenza”

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“La scuola è relazione, dobbiamo tornare a fare scuola in presenza”. La scuola deve riaprire, da questo dipende la credibilità del Paese, a settembre la dobbiamo riaprire, in sicurezza”. Così la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani al meeting di Rimini.
“Stiamo vivendo – ha detto – qualcosa di eccezionale: il Paese parla di scuola: per troppi anni se ne è parlato solo come folclore, per la maturità o il primo giorno di scuola”. “Più che dibattere sul banco monoposto dobbiamo chiederci quale è il ruolo della scuola e che tipo di modello vogliamo costruire. In questo Paese la scuola ha svolto un ruolo straordinario: il boom economico del Paese è legato alla funzione che la scuola ha svolto. Ora siamo in un momento diverso: la mia generazione è l’ultima che ha studiato sui libri, le generazioni di oggi hanno bisogno di un altro modello di scuola che dia sì importanza alle conoscenze ma più importanza alla capacità di distinguere le informazioni, valorizzare quelle che servono e far crescere i bambini come persone: la scuola deve creare il desiderio di crescere, deve creare legami, relazioni, sete di imparare e di crescere. Per questo c’è bisogno di autonomia, deve essere costruita sulle persone e sulla relazione. Abbiamo 40 mila edifici scolastici, 8 mila istituzioni, molti sono stati riadattati: il primo investimento da fare è sugli spazi non per la necessità del distanziamento ma perchè senza rinnovare gli spazi non si può rinnovare la didattica. Non possiamo lasciare che le scuole abbiano spazi identici da troppi anni. Bisogna investire. La scuola non può essere la Cenerentola ma la priorità con risorse da investire nella giusta direzione”.