Assassinio di Jamal Khashoggi: grazie all’Amministrazione Biden sempre più chiara la verità

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bonino
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La pubblicazione del rapporto dell’Intelligence Nazionale degli Stati Uniti, fortemente voluto dall’Amministrazione Biden dopo che per due anni la sua divulgazione era stata bloccata da Donald Trump, rivela prove che rendono chiara l’implicazione diretta del principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman nella pianificazione dell’uccisione di Jamal Khashoggi, giornalista del Washington Post avvenuta il 2 ottobre del 2018 nel consolato saudita di Istanbul.
Dal giorno dell’omicidio, l’Arabia Saudita ha ripetutamente tentato di coprire la verità omettendo e talvolta ostacolando le indagini anche attraverso un processo farsa. Come sottolineato dalla fidanzata di Khashoggi, Hatice Cengiz, che ho ospitato per un’audizione in Senato nel dicembre 2019, “lottare contro l’impunità per l’omicidio di Jamal significa anche non legittimare il modello di repressione diffusa contro le voci indipendenti o dissidenti che si è intensificato da quando Mohammed Bin Salman è al potere”.
Queste nuove rivelazioni, che si aggiungono ad un rapporto dell’ONU che va nella stessa direzione, devono indurci a una riflessione di fondo sui nostri rapporti, nazionali e dell’Unione europea, con il regno saudita, e bene abbiamo fatto, intanto, a sospendere le licenze per la vendita di armi a quel paese. L’impunità di Mohammed Bin Salman non può più essere tollerata.