ASSISTENZA SOCIALE NEI COMUNI: 180 MILIONI PER NUOVE ASSUNZIONI

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Il ministero del Lavoro ha indicato le linee guida per l’erogazione dei 180 milioni di euro stanziati in Legge di Bilancio grazie ad un emendamento a prima firma Marialucia Lorefice M5S
, a decorrere dal 2021, per finanziare l’assunzione a tempo indeterminato degli assistenti sociali nei #Comuni, migliorando il rapporto rispetto al numero di abitanti.
Una misura necessaria in questa fase emergenziale per la tenuta sociale del nostro Paese.
Abbiamo previsto il passaggio dal rapporto minimo di un assistente sociale ogni 5.000 abitanti a quello di 1 assistente ogni 4.000 abitanti, così da rendere il loro lavoro maggiormente efficace nell’aiutare le famiglie in difficoltà e per dare una boccata di ossigeno ai Comuni.
Gli #assistentisociali nei comuni svolgono un lavoro importante, ma molto spesso difficile per il numero di casi che sono costretti a trattare.
Tale atto normativo si è reso necessario per ascoltare e dare risposta ai bisogni emergenti dei cittadini e per dare attuazione alle misure di contrasto alla povertà a salvaguardia della dignità sociale che abbiamo varato in questi anni.
Le istruzioni operative dal ministero appena pubblicate prevedono l’erogazione di un contributo economico a favore deli Ambiti sociali territoriali (ATS) in ragione del numero di assistenti sociali impiegati in proporzione alla popolazione residente.
Si tratta di un contributo di tipo strutturale, un finanziamento stabile, dell’importo di 40.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato dall’Ambito, ovvero dai Comuni che ne fanno parte, in termini di equivalente a tempo pieno, in numero eccedente il rapporto di 1 a 6.500 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5.000.
Si prevede, invece, un contributo di 20.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto in numero eccedente il rapporto di 1 a 5.000 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 4.000.
Per definire il contributo spettante, ciascun Ambito territoriale dovrà inviare, entro il 28 febbraio prossimo, un prospetto riassuntivo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche per conto dei Comuni che ne fanno parte.
Questi sono gli interventi che in silenzio abbiamo portato avanti in questi anni, perché conosciamo bene le problematiche dei territori.