AUMENTANO I CONTRATTI FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PRONTO SOCCORSO

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10 contratti aggiuntivi di formazione specialistica di Medicina d’emergenza-urgenza per l’accesso dei medici alle Scuole di Specializzazione sanitaria: i nuovi contratti sono attivati al fine di contrastare la carenza di personale nel Sistema sanitario regionale. La regolamentazione del rapporto tra la Regione Lazio e le Università destinatarie dei contratti aggiuntivi sarà oggetto di appositi protocolli d’intesa tra le parti
10 contratti aggiuntivi di formazione specialistica di Medicina d’emergenza-urgenza per l’accesso dei medici alle Scuole di Specializzazione sanitaria: la Regione Lazio li ha finanziati con il Decreto del Commissario ad acta n° 249 del 3 luglio 2019.

I nuovi contratti sono attivati al fine di contrastare la carenza di personale nel Sistema sanitario regionale. Considerando che per l’anno accademico 2018/2019 il Miur ha assegnato alle Università del Lazio n°32 contratti relativamente alla specializzazione della Medicina d’emergenza-urgenza coperti con fondi statali e che risultano insufficienti a coprire il fabbisogno, la Regione Lazio si è attivata, finanziando con fondi propri, contratti aggiuntivi aumentando così di 1/3 l’offerta di questa specializzazione.

La regolamentazione del rapporto tra la Regione Lazio e le Università destinatarie dei contratti aggiuntivi sarà oggetto di appositi protocolli d’intesa tra le parti.

“Finanziamo 10 nuovi contratti aggiuntivi di formazione specialistica per i Pronto soccorso della regione grazie ad uno stanziamento per l’intero ciclo di studi pari a circa 1,4 milioni di euro. I contratti saranno attivati sul biennio accademico 2018/2019 e 2019/2020 e i futuri medici specialisti si impegneranno a rimanere in servizio nel Sistema sanitario regionale per almeno un quinquennio –così Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria, che ha aggiunto: vi è una insufficienza legata ad alcune specializzazioni in particolare per la medicina d’emergenza-urgenza per la quale si stima una grave carenza. Ecco perché è importante invertire la tendenza e tornare ad investire sul personale e sulle specializzazioni”.