Aumentare le pene e’ sempre una scelta drastica e gravida di rischi

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La lotta all’evasione fiscale si fa innanzitutto con gli strumenti innovativi: dalla fatturazione elettronica alla riduzione del contante, dalle banche dati incrociate a un rafforzamento degli strumenti a disposizione della Guardia di finanza.

Si fa con una direzione politica chiara: significa escludere in maniera definitiva i condoni, che sono da sempre moltiplicatori di elusione e di evasione.

Tuttavia, dentro questo quadro, l’aumento delle pene per i grandi evasori e’ un messaggio chiaro: lo Stato fa sul serio, il patto sociale va rispettato soprattutto perche’ un pezzo di paese – lavoratori dipendenti e pensionati – pagano tutto, fino all’ultimo centesimo.

In un paese che ha 120 miliardi calcolati di evasione fiscale non mi pare una scelta completamente fuori dal mondo.

La criminalizzazione delle imprese non c’entra nulla come dice Confindustria.

Le grandi imprese dovrebbero tifare per una lotta senza quartiere contro chi froda il fisco.

Aiuterebbe a eliminare la concorrenza sleale, a incrementare le casse pubbliche, a sbloccare risorse vere per investimenti.

Ancora una volta gli industriali di questo paese rivelano la loro tendenza sovversiva e antistatale.

Non sono mai riusciti a diventare classe dirigente generale.

Quando si tratta di sgravi fiscali, lo Stato va bene.

Quando si tratta di tagliare i diritti per i lavoratori, lo Stato va benissimo.

Quando si tratta invece di fare la lotta all’evasione, lo Stato deve farsi i fatti propri.

Un atteggiamento insopportabile.

Ovviamente hanno trovato immediatamente le orecchie sensibili del loro vecchio amico, Matteo Renzi.

Che ieri ha subito attaccato su questo punto, distanziandosi in maniera repentina dal resto della maggioranza e votando contro l’incremento delle pene nel decreto fiscale.

Italia Viva pensa di lucrare elettoralmente su questa rivolta delle elites verso scelte che danno un’indicazione precisa nella lotta alle ingiustizie sociali e della ricostruzione di uno Stato che funziona.

Temo si illudano: quando spingi a destra, la gente vota sempre l’originale.

E la Lega sentitamente ringrazia.

Arturo Scotto