Aumento dell’Iva. Le famiglie spenderanno 541 euro in più

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IPERCOOP FOTO DI © SANDRO MICHAHELLES/SINTESI

Con la crisi di governo, lo spettro dell’aumento dell’Iva si fa sempre più vicino. I tempi che si profilano tra caduta dell’esecutivo, elezioni e formazione di un nuovo governo rendono sempre più probabile l’attivazione delle clausole di salvaguardia, cioè l’aumento dell’Iva dal 22% al 25,2% (dal 10 al 13% per l’imposta ridotta). Tradotto, significa un costo medio di 541 euro in più a famiglia, secondo i calcoli del “Sole 24 Ore”.

L’aumento dell’Iva che “vale” 23,1 miliardi di euro per il solo 2020 (senza contare l’ulteriore rincaro già programmato per l’anno successivo) potrebbe essere evitato solo con aumenti di altre imposte, tagli di spesa o ampliamenti del deficit. Alzando, in quest’ultimo caso, il livello dello scontro con la Commissione europea e accettando le reazioni dei mercati.

A pagare di più questa stangata saranno le coppie con due figli, per cui si calcola un esborso extra di 756 euro, e quelle con tre o più figli, che pagheranno 736 euro in più. I meno penalizzati saranno i single ultra 65enni: per loro si calcolano 285 euro extra l’anno da mettere a bilancio.

A mettere nero su bianco l’ipotesi dell’incremento Iva era stata, a dicembre, la maggioranza gialloverde, auspicando di disinnescare il rischio in tempi successivi. Tempi che adesso, con il precipitare degli eventi, sembra proprio che non ci siano più. Lega e M5s si stanno rimpallando le accuse dandosi a vicenda la colpa di questa ipotesi pericolosissima per la nostra eocnomia. Con tutti i rischi conseguenti: dall’impatto negativo sui consumi all’aumento dell’evasione fiscale.