Autismo e coronavirus, un nastro blu per uscire: “Non insultateci”

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Sui social lo sfogo delle mamme dei bambini affetti da autismo che nonostante l’emergenza coronavirus sono autorizzati ad uscire, per distinguersi hanno anche deciso di indossare un abito o un nastro blu: “Non urlate, non insultateci”.
Autismo e coronavirus, un nastro blu per uscire

“Se vedi una mamma e un bambino con qualche indumento blu o nastro blu che cammina nel quartiere, non urlare, non insultarli! O se vedi una macchina con un nastro blu, lo stesso. Sono mamme di bambini con autismo che sono usciti per cercare di calmare la loro ansia, per loro questo è molto difficile“. Scrive in un post Patrizia Cristiani: “A mio figlio, per l’emergenza sanitaria, nella disabilità hanno tolto la normalità che per anni abbiamo cercato di conquistare”.

“La legge dice che possiamo uscire – spiega la donna – e infatti lo facciamo, stando attenti alle distanze e indossando sempre qualcosa di blu. Ma le persone non sempre capiscono, e giudicano – continua la donna -. Qualche giorno fa mi si è avvicinato un automobilista e mi ha gridato parolacce. Che ne sanno loro di cosa significa per questi bambini vivere tutto il giorno in casa, non capendone i motivi”.

Non si chiede tanto nel post, solo rispetto. Suo figlio Vito: “Saluta tutti abbracciandoli e adesso che non può per strada si mette a piangere. Ho provato a spiegargli questa situazione attraverso l’uso di immagini, ma è difficile per lui. Anche se abbiamo il permesso per uscire sto cercando di insegnargli a restare a casa. Per fortuna non è autolesionista come molti bimbi autistici, ma va spesso alla finestra e per farci capire che vuole uscire lancia degli oggetti. Dobbiamo stare sempre molto attenti. Ma chi ha un figlio autistico adulto come fa?“.