Autonomia: Conte, per gestire le diversità, eliminare prima le differenze

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“Ha fatto bene il ministro Boccia ad avviare l’iter parlamentare per disciplinare l’Autonomia differenziata, bloccando così la pretesa di farne un affare intergovernativo Stato-Regioni. Resta, però, irrisolto il nodo centrale: il problema prioritario non riguarda chi deve gestire le diversità, ma come e quando eliminare le differenze”. Lo dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.

“Va irrorata di autonomia la società sofferente – dice il parlamentare – più che i poteri regionali, perché lo sviluppo è una dinamica sociale ancor prima che istituzionale, produttiva e commerciale. La parità di condizioni, questo dovrebbe essere il sottotitolo della legge, si può realizzare solo con più beni pubblici, più asili, più scuole, più sanità ovvero più welfare locale. Obiettivo che non va svalutato rinviando i Lep al futuro ma realizzandoli prima che si trasferisca potere dal centro alla periferia. Scelta che inchioderebbe il Sud sulla croce della minorità e non aiuterebbe i cittadini e la cultura locale del Nord, ma solo sovranismi e separatismi”.

Lo ha dichiarato Federico Conte, deputato di Articolo Uno.