Quando Léopold Sedar Senghor venne a sapere che Thomas Sankara aveva cambiato il nome della “Haute Volta” e che il cittadino ora si sarebbe chiamato Burkinabé, gli scrisse una lettera in cui espresse il suo disaccordo, spiegandogli che il francese fosse radicato proponendo Burkinais e Burkinaise.
La risposta di Sankara fu senza dubbio definitiva, storica e clamorosa.
“Non siamo francesi, non prendiamo ordini da Parigi e non proveremo a parlare la lingua di Molière meglio di Molière stesso, abbiamo deciso che il cittadino del nostro Paese si chiama Burkinabé e che sia esso uomo o donna rimarrà invariato, come deciso.
Non vogliamo che in mezzo ad un milione di donne venga utilizzato il ‘maschile’ a causa di un unico uomo, come prevede la lingua di Molière, perché vogliamo superare la mentalità patriarcale.”
Disse il capitano Boukary: “questa decisione era dovuta al suo profondo rispetto delle donne”.
È stato il primo in Africa ad avere delle donne come Ministre, nella polizia, nella gendarmeria e nell’esercito, cambiò la legge scolastica che cacciava la donna dalla scuola quando rimane incinta.
Disse: “Perché cacciare la donna senza cercare di sapere chi l’ha messa incinta, se lui frequenti la scuola o meno ed anche se fosse nessuno deve essere cacciato ed entrambi dovrebbero continuare lo studio.
Quindi né la donna né l’uomo andranno cacciati..”