Bambole del sesso

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Bambole del sesso
Storia delle donne oggetto e di altri giocattoli per maschi

Di Anthony Ferguson
272 pagine, 18 euro. Illustrato.
Dal 31 Ottobre in libreria
Traduzione Irene Micheli Amodeo
Originale: The Sex Doll. A History; McFarlandbooks, USA

In questa affascinante ricerca tra l’antropologico e l’aneddotico, Anthony Ferguson indaga il rapporto degli uomini con le bambole gonfiabili e con tutti gli oggetti ideali del desiderio che presentano le aperture necessarie (o appendici) per la penetrazione genitale. Esiste oggi tutto un mondo di prodotti innovativi dedicati alla sessualità di questo tipo, benché le dame di compagnia inanimate esistano da secoli. Esempio ne sono le anti-igieniche bambole di pezza che i marinai si portavano in alto mare, o la feticistica e seminale bambola che Oscar Kokoschka fece di Alma Mahler, dopo che la donna in carne e ossa si stufò si lui. Fu il surrealista Hans Bellmer a usare per la prima volta in esposizioni artistiche una bambola ammiccante, l’esposizione di Die Puppe passò alla storia, lo spunto veniva senza dubbio dalla “compagna” di Kokoschka.
Ruth Handler si basò sulla “bambola per adulti” Bild Lili per disegnare l’iconica Barbie Mattel. Ma oltre alla interessante storia, questo libro indaga le ragioni per cui i “ginoidi” per il sesso hanno successo e l’industria delle Real Doll – le incredibili sex dolls che sembrano donne vere, fin nei minimi particolari – è in costante espansione. Se la società “liquida” ci divide gli uni dagli altri, relegandoci alla solitudine, il sesso che eviti completamente il contatto umano è la soluzione di tutta una serie di problematiche. Le bambole del sesso sopperiscono al fastidio che provoca nell’uomo la libertà sessuale della donna e rappresentano un palliativo dedicato a tutti coloro che hanno bassa autostima o pulsioni di controllo totale del proprio oggetto sessuale, fino alle fantasie di stupro o di necrofilia.
Ferguson indaga diffusamente prodromi e sviluppo del cybersex, spiega la nuova teledildonica e tutte sue manifestazioni alla luce dei lavori tra gli altri di Lisa Palac (della rivista Future Sex) e di David Levy, autore di Love+sex with Robots: il futuro (ma già in buona parte presente) della bambola gonfiabile è il cyborg femminile per il sesso già utilizzato in alcuni porno.
Dopo aver approfondito l’inquietante psicologia che accompagna il sesso con gli oggetti inanimati, Ferguson si dedica a tutti i prodotti dell’immaginario che hanno trattato questo tema da Pigmalione di Saw all’Uomo della sabbia di Hoffmann o Metropolis di Lang, fino ad arrivare a Balde Runner e Lars e una ragazza tutta sua (Craig Gillespie) in cui Ryan Gosling porta in giro la sua real doll godendo dell’accettazione (forzata) degli altri personaggi.
Tutti questi esempi di sesso con le bambole non sopperiscono al fatto che l’interazione umana in ambito sessuale non è evitabile e che gli uomini debbano venire a patti con il fatto che il volere delle donne in ambito sessuale o relazionale non è sopprimibile, né è negoziabile il fatto che le donne invecchino o non rappresentino costantemente gli ideali di bellezza maschili conclude Ferguson senza moralismi.

Anthony Ferguson è membro del comitato dell’Associazione degli scrittori horror australiani, per il quale coordina un gruppo di critici. Ha pubblicato racconti, opere di fantascienza e articoli di saggistica in Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia, in una serie di riviste, fanzine e antologie. Ha curato la raccolta di racconti Devil Dolls and Duplicates in Australian Horror (Equilibrium 2011). È stato insignito del secondo premio nel concorso AHWA/Melbourne Zombie Convention 2013 Short Story, ha ricevuto una menzione d’onore nel concorso Flash Fiction AHWA 2014 ed è stato finalista nell’Australian Shadows Short Story Awards per il 2017 e di nuovo nel 2018 per pubblicazioni a stampa.