Banalizzare la Leopolda è un errore

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Come quello di dire che ieri a Roma erano poche migliaia di persone (siamo partiti in più di 2000 solo dalla Toscana). Il centrodestra è in maggioranza nel Paese, ma non governerà perché viene negato di votare. Facile pensare che accadrà quando Matteo Renzi avrà svuotato ‘la terra di mezzo’ fra sovranisti e sinistra al governo, e Italia Viva avrà numeri importanti per dettare i tempi e la nuova legge elettorale a lui conveniente.

Sembra incredibile che Renzi possa essere ancora al centro della scena. Ha sbagliato quasi tutto. In pochi mesi si è trasformato dal politico più cool al più spocchioso.
Ha delapidato un patrimonio di popolarità e di consensi enorme, senza autocritica e dando la colpa agli altri che oggi, sostiene al Governo solo per la sua convenienza.
E’ falso come i soldi del Monopoli (‘se perdo smetto’, ‘mai con di Maio’ ecc) dice tutto e il suo contrario. Fa la vittima parlando di ingiusto odio verso la sua famiglia pluri imputata per gravissimi reati, mentre attacca con livore Salvini per i suoi processi ‘di partito’.

Nonostante ciò è sbagliato sottovalutarlo.

Per molti la sua fascinazione è intatta (gli Ultras ‘menomale che Matteo c’è), per altri conterà la memoria corta, ai giovani utili e speranzosi basterà credere che se il mondo migliore non c’è, non è perché Renzi non è riuscito a far niente per cambiarlo, ma solo perché altri cattivi lo hanno fermato e ora invece LUI da solo adesso potrà farlo.

Già lui DA SOLO. Solo così adesso potrà essere, almeno fra partiti.
Chi potrà fidarsi di allearsi con un collega che ti dice #staisereno? Chi mai avrebbe il coraggio di allearsi con uno che pensa solo a se stesso e al cerchio magico?
Raccoglierà a se Onorevoli ed eletti, che poi scaricherà senza esitare quando non servono più.

Sarà solo, ma a sinistra è, già oggi, sicuramente il più affidabile per i poteri forti, quei grandi interessi che ha servito quando era Presidente del Consiglio. Facile credere a chi dice che, anche in questa Legge di Bilancio, le Lobby passano davanti alla porta di Zingaretti e Di Maio, ma si mettono in coda come alla Leopolda, solo davanti a quella di Matteo.
Sarà solo, ma con sostenitori così avrà modo di crescere parecchio e in fretta.
Lui mira ad arrivarci DA SOLO, in cima.
E’ la sua sfida. E’ nella sua indole. Il dado è tratto.
Spero che gli Italiani capiscano cosa significhi dare il Paese in mano ad un partito-persona. Stavolta DA SOLO.

Paolo Marcheschi