Barilla e Petti rinunciano all’accordo. ‘Decisione consensuale’ dopo via libera Agcm

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Saltato l’accordo per l’acquisizione dello stabilimento del pomodoro Petti di Venturina da parte del gruppo Barilla.

Quando sembrava tutto fatto e nonostante fosse arrivato anche il via libera da parte dell’Antitrust è arrivata la comunicazione congiunta da parte delle due aziende: «Il Gruppo Barilla e Italian Food del gruppo Petti hanno deciso consensualmente di non procedere al perfezionamento dell’accordo di partnership oggetto di comune valutazione nei mesi scorsi. Italian Food continuerà il proprio percorso di valorizzazione della filiera del pomodoro toscano. Barilla continuerà a valutare con interesse opportunità di sviluppo coerenti con il proprio core business».

L’acquisto che fu comunicato il mese scorso si doveva realizzare in tre passaggi, come aveva spiegato l’Agcm: per prima la sottoscrizione di un aumento di capitale di Italian Food (If) da parte Antonio Petti fu Pasquale Spa (Apfp). Dopodiché Apfp avrebbe detenuto il 75% del capitale della società, che successivamente sarebbe stato ceduto a Barilla, mentre il figlio di Antonio Petti, Pasquale (attualmente alla guida della società) avrebbe acquisito il restante 25%. A quel punto Barilla avrebbe avuto il controllo esclusivo di Italian Food.

Fino al colpo a sorpresa finale, con le due aziende che non hanno fornito spiegazioni sul mancato epilogo positivo.