Bassetti (Cei): “La creduloneria nella comunicazione può avere effetti devastanti”

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“L’uomo, continuamente ‘connesso’ e recettore di informazioni vere e false, purtroppo, non ha sempre gli strumenti per distinguerle e cade spesso vittima di una creduloneria che è effetto perverso del suo stesso disincanto, della sua presunta emancipazione dalla meraviglia dei semplici.
Tra l’altro, questo, oggi, nella comunicazione globale, può avere effetti sociali devastanti”. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nella messa celebrata stamane al PalaCongressi di Rimini a conclusione del Meeting per l’amicizia fra i popoli.
“Oggi più che mai – ha affermato Bassetti nell’omelia – è richiesta ai cristiani la forza di scrutare i segni dei tempi e di dire parole profetiche, con le labbra e, contemporaneamente, con la testimonianza di vita”. “Se leggiamo la Bibbia – ha proseguito -, scopriamo che i profeti, da una parte, non avevano timore di sferzare il popolo, soprattutto i governanti e responsabili religiosi, per condannare le ingiustizie e le infedeltà; dall’altra parte, però, incoraggiavano e spronavano nei momenti difficili, e rappresentavano l’unica voce di speranza in tempi di disperazione”.
“I profeti, guardando le cose come le vede Dio – ha aggiunto il presidente della Cei, con riferimento anche al tema del Meeting di quest’anno (‘Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime’) -, sono presi dalla meraviglia e hanno il compito di pregare per il loro popolo e farsene mediatori invocando l’aiuto del Signore con tutte le loro energie, mettendo a disposizione la loro stessa vita”. “Ci doni il Signore la stessa meraviglia che ha permesso ai profeti di vedere le cose come le vede Dio, e doni oggi a noi di riconoscerlo presente nella storia e di viverlo e testimoniarlo nella nostra esistenza quotidiana”, ha concluso.