Bce, potenziato di 600 milioni il programma d’acquisto per l’emergenza coronavirus

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La Bce ‘sorprende’ i mercati rafforzando la dotazione del programma di acquisto di emergenza anti-pandemia (Pepp) di 600 miliardi di euro per un totale di 1.350 miliardi. Le attese della vigilia prevedevano un potenziamento di 500 miliardi. Una scelta, si spiega nel documento conclusivo del Consiglio direttivo dell’Eurotower, in risposta alla revisione al ribasso delle stime sull’inflazione attesa per via delle conseguenze della pandemia e che “faciliterà ulteriormente la politica monetaria generale, sostenendo le condizioni di finanziamento nell’economia reale, in particolare per le imprese e le famiglie”. Lagarde: contrazione senza precedenti I dati giunti nelle ultime settimane “confermano che l’area euro sta assistendo a una contrazione economica senza precedenti, con forti perdite di lavoro e reddito che hanno portato a cadute significative di spese per consumi e investimenti”, ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo a Francoforte. Rimbalzo nel terzo trimestre Si registrano segnali che fanno pensare “che si sia toccato il fondo, anche se la ripresa sarà ‘tiepida’ ” dopo la fine delle restrizioni, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde nella dichiarazione introduttiva alla conferenza stampa che segue la riunione del Consiglio direttivo. La Bce si attende che un rimbalzo dell’economia dell’area euro “inizierà nel terzo trimestre”, ha detto Lagarde, anche se l’entità del rimbalzo resta “molto incerta”. Lagarde ha anche sostenuto che alcuni ritengono che la crisi avrebbe “toccato il fondo a maggio”. Sostegno a famiglie e imprese “Coerentemente con il suo mandato, il Consiglio direttivo è determinato a continuare a sostenere famiglie e imprese nel far fronte all’attuale perturbazione dell’economia e alle condizioni di maggiore incertezza, al fine di salvaguardare la stabilità dei prezzi nel medio termine”, ha detto ancora la presidente della Bce. Benvenuto Recovery fund La Bce accoglie molto favorevolmente la proposta della Commissione Ue sul recovery Fund: il presidente Christine Lagarde dà infatti il “welcome” all’iniziativa di Bruxelles. “Quella sul Recovery Fund per il momento è una proposta su cui andrà trovato consenso a livello di governi e che poi andrà ratificata in parlamento. Ma non ho dubbi sulla determinazione dei leader europei a rispondere alla sfida posta dalla pandemia e ai bisogni dell’economia in vista della ripresa”. Nuovo quadro macroeconomico Lagarde ha elencato le nuove stime macroeconomiche preparate dallo staff della Bce, che mostrano “nello scenario di base un Pil pari a -8,5% nel 2020 e a +5,2% nel 2021 e a + 3,3 nel 2022”, con una forte revisione al ribasso per il 2020 (-9,5 punti) rispetto alle stime di marzo e al rialzo per il biennio successivo. Ma queste stime – precisa – dipendono dal “successo delle politiche per mitigare” gli effetti della pandemia. “I rischi restano comunque al ribasso” conclude. L’inflazione nell’eurozona è attesa a una crescita pari allo 0,3% nel 2020 per risalire allo 0,8% nel 2021 e all’1,3% nel 2022, secondo le nuove stime annunciate oggi in conferenza stampa dalla presidente della Bce. –