BELLUNO, DIFENDIAMO LE RONDINI

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Il Comune di Belluno ha imposto il “divieto di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine, balestruccio, rondone comune e specie affini in tutto il territorio comunale”; un’iniziativa portata avanti da un paio di anni e che si affianca al progetto “Belluno città delle rondini” che vede collaborare il Comune capoluogo con la Provincia di Belluno, commercianti e associazioni.

 

BELLUNO – La tutela delle rondini e delle altre specie è uno dei segni distintivi della politica ambientale dell’amministrazione Massaro: l’ordinanza firmata dal sindaco, oltre a vietare la distruzione dei nidi, prevede anche “l’obbligo di rispettare i nidi di queste specie, provvedendo alla loro tutela e protezione anche al di fuori del periodo riproduttivo (autunno-inverno); la deroga al divieto solo in caso di esecuzione di interventi edilizi esclusivamente al di fuori del periodo di nidificazione, quindi tra il 1 settembre e il 20 febbraio di ogni anno, e in questo caso si deve avere cura di lasciare siti o strutture idonee dopo la ristrutturazione e/o tramite installazione di nidi artificiali idonei; negli interventi edilizi, compatibilmente con l’obbligo di conformità alla normativa edilizia-urbanistica vigente, accorgimenti tecnici tali da non ostacolare la costruzione di nidi; il deposito di materiali o macchinari a distanza non inferiore a due metri sia sotto che accanto al nido occupato, per non costituire un appoggio per predatori naturali”.

Oltre alla sanzione da 25 a 500 euro, l’autore di un’eventuale violazione dovrà anche provvedere alla sostituzione dei nidi distrutti o danneggiati con nidi artificiali.