Belluno “Libera dalla plastica”

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Greenpeace Malaysia has been conducting a field investigation on the broken system of recycling and how it impacts Malaysian society. The findings were shocking: a new ‘dump site’ of plastic waste from more than 19 countries -- most of them are developed countries. The investigation found illegal practices, and blatant violations causing environmental pollution as well as harming people’s health conditions. Since China banned plastic waste imports in January 2018, countries in Southeast Asia - particularly Vietnam, Thailand and Malaysia - have accepted an increased amount of plastic waste. Between January and July 2018 alone, Malaysia imported 754,000 metric tonnes of plastic -- the weight of approximately 100,000 large elephants. It came from countries like the United States, Japan, UK, Australia, New Zealand, Finland, France, Belgium, Germany, Spain, Sweden and Switzerland.

«Meno plastica monouso»

È stata approvata nel consiglio comunale del 26 luglio scorso la mozione “Belluno libera dalla plastica”, che impegna Sindaco e Giunta ad attuare diverse iniziative per ridurre l’utilizzo della plastica monouso.
La mozione (sottoscritta dai tre capigruppo di maggioranza – Marco Ciociano Bottaretto per In Movimento, Massimo De Pellegrin per Insieme per Belluno, Giangiacomo Nicolini per Belluno D+ – e due di opposizione – Paolo Bello per Partito Democratico e Paolo Gamba per Belluno è di tutti, e presentata in aula dal consigliere Stefano Talamini di In Movimento) si rifà all’iniziativa nazionale “Plastic Free” e pone degli obbiettivi precisi per gli uffici comunali, eventi e locali pubblici:
• sensibilizzare e invitare gli eventi sul territorio e i locali pubblici alla somministrazione di cibi e bevande con piatti, bicchieri e posate biodegradabili e compostabili o, preferibilmente, lavabili e riutilizzabili;
• qualora non sia possibile evitare l’uso di piatti, bicchieri e posate usa e getta, obbligare gli eventi sul territorio e i locali pubblici a svolgere correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti;
• introdurre negli uffici comunali l’utilizzo esclusivo di posate piatti, bicchieri, bottiglie e sacchetti tradizionali in materiale biodegradabile e compostabile (o, preferibilmente, piatti, posate e bicchieri lavabili e riutilizzabili), con conseguente divieto assoluto di utilizzo di plastica usa e getta;
• promuovere l’uso delle fontanelle e dei distributori di acqua pubblici al fine di ridurre l’uso di bottiglie di plastica.

«È un nuovo impegno nella lotta alla plastica monouso. – commenta l’assessore alle politiche ambientali, Stefania Ganz – È un percorso che, come amministrazione, abbiamo già avviato da tempo, ad esempio con la sostituzione all’asilo nido comunale dei tradizionali pannolini usa e getta con quelli biodegradabili e compostabili, riducendo così l’uso di plastiche monouso e la produzione di secco; proprio la capacità come città di produrre poco rifiuto secco pro capite ci ha consentito di essere uno dei tre soli capoluoghi di provincia insigniti nel 2019 da Legambiente del titolo “Rifiuti free”. La direttiva europea che dal 2021 vieta “la produzione e l’uso di posate e piatti di plastica monouso, cannucce di plastica, bastoncini cotonati fatti in plastica, plastiche ossi-degradabili e contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso” deve essere ancora recepita dall’Italia, ma questa mozione va nella direzione delle “tre R” (“Riduzione, Riuso, Riciclo”, utilizzate in quest’ordine per indicare politiche di riduzione della produzione di rifiuti, riuso dei beni e riciclo a fine vita con recupero dei materiali) che sono da oltre 20 anni alla base delle buone pratiche di gestione dei rifiuti e mantengono la loro attualità nel più recente concetto di “economia circolare”».