Ben 25 miliardi che mettono in moto un circuito virtuoso di 350 miliardi

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E nessuno resterà indietro. Siamo partiti col piede giusto per affrontare anche economicamente l’emergenza coronavirus. Il decreto #CuraItalia, predisposto ieri dal Consiglio dei Ministri, ha varato le prime misure con un investimento senza precedenti, pari alla gravità della situazione,
Al di là del giusto sostegno a lavoratori e famiglie, ci sono misure importantissime messe a punto in termini di investimenti per sanità e Protezione Civile per cui sono stati stanziati tre miliardi e mezzo.
Innanzi tutto abbiamo sbloccato 150 milioni che la Protezione Civile potrà utilizzare, fino al termine di questa terribile emergenza, per requisire presidi sanitari e medico chirurgici che metteranno a nostra disposizione, previo indennizzo, locali e personale.
I prefetti, invece, potranno procedere ad un esproprio temporaneo di alberghi e altri beni immobili idonei ad ospitare malati meno gravi e in quarantena.
Inoltre liberiamo gli straordinari, che fino a ora erano contingentati, agli eroi che in queste settimane stanno lavorando senza sosta negli ospedali. Poi, 240 milioni saranno spesi immediatamente per aumentare, su base regionale, i posti di terapia intensiva e di rianimazione. Sono poi previste una serie di norme in deroga che ci consentiranno di avere molti più tecnici sul territorio, da medici che in queste settimane dovevano andare in pensione a medici che vengono da Paesi che non hanno il riconoscimento delle autorità italiane, ai neolaureati che potranno essere immediatamente inseriti nel sistema sanitario (ovviamente non in prima linea).
Anche la sanità militare farà la sua parte ed è già stata coinvolta nella gestione dell’emergenza, sia con l’assunzione di nuovo personale (320 unità tra medici e infermieri) sia mettendo a disposizione le proprie strutture

Davide Crippa