Siamo alla vigilia del 25 aprile, Festa della nostra libertà e della nostra democrazia. Con questa lettera al Corriere della Sera voglio esprimere lo stesso augurio espresso dieci anni fa a Onna: la stagione dell’odio fra italiani deve essere definitivamente superata.
Ma una nuova stagione di odio, di risse, di egoismi, a volte alimentata persino anche da chi ci governa, ci pone in grave pericolo proprio nel momento in cui siamo più deboli e mentre ci giochiamo il nostro ruolo in Europa.
La nostra libertà è ancora a rischio, messa a repentaglio da nemici nuovi, diversi, che recano anch’essi i segni di nuovi possibili totalitarismi.
