Bersani: adesso diamo un orizzonte al patto tra sinistra e 5 Stelle

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Ieri, nella sua consueta rubrica domenicale, Antonio Padellaro ha individuato in Pier Luigi Bersani la figura migliore per “federare” il variegato universo delle sigle di governo che si contrappongono alla destra di Salvini, in calo nei sondaggi. Partendo dalla constatazione che oggi la somma di M5S, Pd, La Sinistra, +Europa potrebbe superare il 50 per cento, Padellaro pone il problema di dare una “forma politica” a questa somma, altrimenti il rischio è di fare la fine dell’Unione prodiana. Per questo bisogna federare e per farlo un candidato c’è. Bersani appunto, uomo di sinistra e il primo ad aprire ai 5 Stelle. Ecco la risposta di Bersani.
Intervento su Il Fatto quotidiano
di Pier Luigi Bersani
Caro Padellaro, anch’io mi organizzo su tre punti.
Primo: fra sommatoria e federazione c’è di mezzo un percorso che ci aiuti tutti a staccarci dagli ormeggi programmatici e politici di questi anni. Senza entrare nei particolari, penso a una chiamata larga e aperta a tutte le forze interessate a costruire un’alternativa civica, sociale e politica a una destra regressiva in nome di una sinistra plurale. Da lì, un tavolo di svolta programmatica che apra il dialogo con i 5 Stelle, auspicabilmente avviati verso un modello più ricco di partecipazione. L’esito politico e organizzativo (alleanza, federazione, nuovo soggetto) andrà affidato al percorso e alla sua maturazione.
Secondo: bisogna partire subito, partire ieri, per creare un ambiente politico coerente con la fase aperta dal nuovo governo, che non può vivere in solitudine né tantomeno può rafforzarsi se invece di muovere e aprire il campo lo si riduce al gioco dei quattro cantoni con uno che va di qua e l’altro che va di là. Il vero rischio boomerang deriva dall’assenza di un orizzonte politico per l’alleanza di governo. Di questo bisogna essere consapevoli, e agire subito.
Terzo: in politica, Bersani non decide di Bersani. Non funziona così. Posso però esprimere un’opinione. Quando c’era da fare uno strappo, l’ho fatto con convinzione e a spese mie. Non ho ragione di pentirmene. Per quello che è avvenuto in questi anni e per le ammaccature delle forze in campo, mi vedo più adatto a spingere che a tirare (metafora del contadino col carro!). In ogni caso, sarà con tutte le mie forze. Grazie.