BOLLETTE A 28 GIORNI: CONSIGLIO DI STATO RESPINGE RICORSO TELECOM

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VITTORIA DEI CONSUMATORI E DEL CODACONS CHE ERA INTERVENUTO IN GIUDIZIO. COMPAGNIE DEVONO RIMBORSARE TRA I 30 E I 50 EURO AD UTENTE

Vittoria dei consumatori e del Codacons sulla nota vicenda delle fatturazioni a 28 giorni. Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso presentato da Telecom contro la delibera AGCOM del 2017 che stabiliva i rimborsi in favore degli utenti danneggiati economicamente dall’invio di bollette ogni 28 giorni, anziché mensilmente.

Dinanzi al Consiglio di Stato era intervenuto il Codacons, dalle cui denunce ad Agcom e Antitrust è nata tutta la vicenda delle bollette a 28 giorni, con un atto di intervento in cui si chiedeva ai giudici di Palazzo Spada di confermare le decisioni dell’Autorità e del Tar e di rigettare il ricorso dell’operatore telefonico.

Secondo i giudici della Sesta sezione, la richiesta di Telecom non è assistita “da sufficienti profili di fondatezza, tali da giustificare, allo stato, la sospensione dell’impugnata sentenza”.

“Attendiamo la decisione del Consiglio di Stato sui ricorsi promossi dalle altre società, e se saranno respinte le loro istanze si aprirà la strada ai rimborsi diretti in favore degli utenti, che dovranno ricevere una somma compresa tra i 30 e i 50 euro ciascuno per le maggiori spese sostenute a causa dell’illegittima pratica delle bollette a 28 giorni – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le compagnie telefoniche, come denunciato dal Codacons nei giorni scorsi, stanno giocando d’anticipo offrendo ai propri clienti indennizzi sottoforma di minuti e traffico internet gratis, ma i consumatori devono prestare massima attenzione: tali offerte sono infatti a costo zero per le società della telefonia e potrebbero non compensare il credito vantato dagli utenti per le fatturazioni a 28 giorni”.