Bologna – mercati: ecco chi può aprire e quali regole deve rispettare

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Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha firmato l’ordinanza che contiene il Piano sindacale che alcune tipologie di mercati devono rispettare per poter aprire, fissando le regole nel rispetto dell’ordinanza regionale in vigore dal 14 novembre 2020 e del Dpcm 3 novembre 2020.

L’ordinanza del Sindaco sarà in vigore da mercoledì 18 novembre 2020 fino a nuove disposizioni.

Possono aprire, rispettando le misure:

i mercati agricoli
i mercati rionali (punto 1 del Piano delle Aree)
mercati a turno giornaliero (punto 2 del Piano delle Aree)
mercati periodici (punto 3 del Piano delle Aree)
mercato cittadino diffuso A e B (punti 4 e 5 del Piano delle Aree)
mercato giornaliero periferico (punto 7 del Piano delle Aree)
Consulta il Piano delle Aree del Comune di Bologna.

Per tutte queste tipologie rimane l’obbligo di chiusura nei festivi e prefestivi per i prodotti non alimentari, come prevede la normativa in vigore in questo momento dell’emergenza sanitaria.

L’ordinanza non permette l’apertura per alcuni mercati dove non è possibile rispettare le prescrizioni delle norme e per alcune tipologie vietate dal Dpcm del 3 novembre 2020, e cioè:

il mercato periodico specializzato non alimentare della Piazzola;
il mercato periodico ordinario “del Treno”;
il mercato antiquario città di Bologna;
il mercato stagionale posteggi temporanei (punto 6 del Piano delle Aree) esclusi i prodotti alimentari;
fiere (punto 8 del Piano delle Aree).
Le misure a carico dei titolari dei posteggi da assicurare obbligatoriamente per poter rimanere aperti sono contenute nel Piano sindacale e prevedono:

perimetrazione dell’area mercatale;
accesso e uscita separati e corsie mercatali a senso unico;
controllo del numero di utenti all’interno del mercato in relazione al numero dei banchi presenti;
presenza presso il banco di vendita di non più di una persona per due metri lineari;
rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le attività, comprese le operazioni di carico e scarico;
contingentamento degli ingressi e vigilanza privata degli accessi;
sorveglianza privata che verifichi distanziamento e rispetto del divieto di assembramento;
pulizia e disinfezione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio della vendita;
mascherina obbligatoria per operatori e clienti;
igienizzazione frequente delle mani e relativi prodotti a disposizione della clientela in ogni banco e accanto ai sistemi di pagamento; guanti obbligatori se l’acquisto prevede scelta autonoma e manipolazione del prodotto da parte dei clienti;
se si vendono capi usati, è obbligatorio pulire e disinfettare abbigliamento e calzature prima della vendita;
cartelli in italiano e in inglese per informare la clientela sui corretti comportamenti.