Bonetti: “In manovra bonus nascita e aumento congedo paternità”

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Elena Bonetti, il ministro per le Pari Opportunità, la famiglia e le disabilità, sta lavorando per inserire nel Collegato, alla prossima manovra di bilancio, una serie di norme a favore delle famiglie. Da Terrasini (Pa), dove è in corso la seconda giornata di #Futura, la Scuola di Formazione per i giovani organizzata dal presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, il ministro ha illustrato le misure allo studio da inserire nella prossima Manovra. Previsto come prima cosa un assegno unico come contributo economico alle famiglie per ciascun figlio dalla nascita all’età adulta e un bonus nascita. A seguire poi la riduzione o il rendere gratuita la retta per gli asili nido, con un sostegno ai territori per aumentare gli asili perché in alcune regioni sono al di sotto dell’8% di copertura. Si pensa inoltre ad un aumento del congedo di paternità portandolo ad almeno 10 giorni dai 5 attuali. “Bisogna rinnovare il congedo di paternità obbligatorio ci auguriamo che entri in misura di bilancio”, ha detto. “Ci auguriamo che si possa arrivare a una decina di giorni. Peraltro è una richiesta che arriva anche dalla Commissione europea. E il mio auspicio è che si possano calibrare le cose”. Bonetti ha poi commentato: “Stiamo lavorando e non posso al momento dire altro” ma ha specificato, scrivendolo su Facebook, che uno delle occupazioni dell’attuale governo e quello di impegnarsi al Family Act: “Pensiamo al Family Act perché oggi le famiglie, nella loro diversità, nel nostro Paese sono il nucleo primo di relazione sociale, di incontro delle diversità. La famiglia è per eccellenza il luogo della diversità, che si mette insieme e che si apre alla vita. Non è la chiusura intima. Se vogliamo usare la parola modello, che non mi piace, la famiglia è il luogo dell’accoglienza e dell’incontro delle diversità di genere, generazionali, di esperienza che si apre a una dimensione più ampia. Quindi, se dovessi usare uno slogan, porte aperte alle famiglie più che porti chiusi nel Paese”. Il ministro è poi intervenuta sulla questione dell’aumento dell’Iva dicendosi nettamente contraria perché: “Significherebbe aggravare i carichi economici delle famiglie. Questo governo nasce per evitare lo sfacelo ai danni delle famiglie italiane. Non aumentare l’Iva significa non caricare ulteriormente le famiglie, perché incide sui consumi e sui costi dei nuclei più disagiati”