Borgonzoni: “Su spettacolo Governo è all’anno zero. A rischio futuro intero settore”

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“Siamo dalla parte di chi manifesta pacificamente per rivendicare il proprio diritto di poter lavorare. In moltissime Città d’Italia i lavoratori dello spettacolo sono scesi in Piazza per chiedere al Governo di ripensare alla scelta assurda di chiudere Teatri, cinema, luoghi di cultura e spettacolo. Conte ha chiuso posti sicuri, ora investa immediatamente risorse per far continuare gli spettacoli, per mettere in scena opere, concerti: è possibile farlo anche senza spettatori in sala. L’esecutivo esca dall’anno zero della conoscenza in materia di cultura e spettacolo e aiuti le amministrazioni territoriali per non cancellare i calendari culturali. Il mondo dello spettacolo ha bisogno di risposte: pensiamo anche alle maestranze e a tutti coloro che lavorano nel mondo dello spettacolo magari dietro le quinte e per i quali non sono previsti veri e propri aiuti. È altresì inaccettabile che nei codici ateco manchino una serie di attività connesse alla cultura e allo spettacolo e che perderanno buona parte del fatturato anche se non sono direttamente chiuse quindi senza alcun ristoro o solo briciole da parte dello Stato. Conte e Franceschini accolgano le nostre proposte prima che sia troppo tardi”.

Così Lucia Borgonzoni, senatrice leghista a capo del dipartimento Cultura del partito.