Boris Johnson accusa: «A Westminster e Bruxelles vogliono bloccare la Brexit»

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Boris Johnson all’attacco di una parte del Parlamento britannico e dell’Unione Europea che collaborano per bloccare la Brexit. E’ questa l’accusa lanciata dal neo premier, che rimprovera a Bruxelles di non volere accettare un “compromesso” per impedire il ‘no deal’. Uno scenario che Boris sostiene di volere evitare, sebbene sia sempre più probabile. Parlando durante un ‘question time’ con i cittadini attraverso Facebook, Johnson ha detto che “c’è una sorta di pessima collaborazione che va avanti tra chi pensa di poter bloccare la Brexit in Parlamento e i nostri amici europei”. Il rifiuto di Bruxelles di voler rimettere mano all’accordo di recesso negoziato dalla ex premier Theresa May, e in particolare cancellare il ‘backstop’ sul confine irlandese, ha aggiunto Johnson, rischia di provocare il cosiddetto ‘no deal’. “più va avanti (l’impasse) e più è probabile che saremo costretti a uscire con una Brexit senza accordo”, ha sostenuto il premier. “Non è quello che voglio, non è quello a cui puntiamo, ma i nostri amici europei devono accettare un compromesso”, ha aggiunto Johnson, convinto che a Bruxelles “più penseranno che ci sia una possibilità di bloccare la Brexit in Parlamento, più saranno convinti delle loro posizioni”. Le parole di Boris Johnson giungono dopo che l’ex cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, esponente dell’ala europeista dei Conservatori, aveva definito il possibile ‘no deal’ un “tradimento” del referendum, al pari della permanenza nell’Unione europea. Per l’ex ministro delle Finanze, l’atteggiamento negoziale del premier Johnson con Bruxelles è una “tattica spericolata” che renderà il non deal “inevitabile”.                                                    fonte https://www.secoloditalia.it/