Brasile, indagati avvocati di Bolsonaro e Lula per corruzione

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La polizia federale brasiliana oggi ha fatto irruzione negli uffici e nelle residenze degli avvocati del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, e dell’ex capo dello Stato, Luiz Inacio Lula da Silva (2003-2010), nell’ambito di un’indagine legata alla Lava Jato, la vasta inchiesta anti-corruzione iniziata nel 2014. Il giudice Marcelo Bretas, a capo della Lava Jato di Rio de Janeiro, ha autorizzato l’operazione presso la residenza dell’avvocato Frederik Wassef, che ha lavorato per Bolsonaro e la sua famiglia, nonché presso gli uffici di Cristiano Zanin Martins e Roberto Teixeira, difensori di Lula. I procedimenti non sono tuttavia legati ai servizi legali svolti dagli avvocati di Bolsonaro e Lula. I legali sono accusati di aver integrato uno schema che ha sottratto 151 milioni di reais (circa 30 milioni di dollari) dal Sistema nazionale di apprendimento industriale, che finanzia con denaro pubblico e privato programmi educativi gestiti da imprese. La denuncia si basa sulla delazione premiata dell’ex capo della Federazione dei commercianti di Rio, Orlando Diniz, oggi collaboratore di giustizia