Brindisi, emergenza rifiuti. Bozzetti (M5S) “Mancata programmazione costringe la Regione a far ricorso ai privati”

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“L’emergenza che ci troviamo ad affrontare ormai da anni a ridosso della stagione estiva, costringe ancora una volta la Regione a gestire il ciclo dei rifiuti con ordinanze che vanno in deroga alle capacità massime autorizzate per gli impianti di trasferenza e trattamento dei rifiuti. Vista la totale assenza di programmazione impiantistica si è costretti, come avvenuto  per i rifiuti della provincia di Brindisi, a far ricorso ad impianti di natura privata come la Fer.Metal.Sud che negli anni passati è stata anche oggetto di indagini per presunti illeciti nella gestione dell’attività.” È l’allarme del consigliere del M5S Gianluca Bozzetti, alla luce dell’Ordinanza n. 2 dello scorso 17 giugno che ha disposto il conferimento presso la stazione di trasferenza Fer.Metal.Sud, per un periodo di 90 giorni, di ulteriori quantitativi di FORSU rispetto alle 15.000 t autorizzate, prevedendo di gestire fino a un massimo di  150 t/g di FORSU, con un tempo massimo di stoccaggio di 48 ore.

“Nonostante la fitta serie di prescrizioni, definite dall’Arpa, per ridurre al minimo ad esempio le emissioni odorigene – continua Bozzetti – è lecito nutrire dei dubbi sull’opportunità della decisione da parte dell’Assessore Stea visto che negli anni la società pare non aver dimostrato di essere particolarmente attenta al rispetto delle regole. Una scelta sicuramente legittima, ma quantomeno inopportuna e dettata da una situazione che non si può più definire d’emergenza, dal momento che ogni anno si ripete uguale a se stessa. Inoltre, come già rilevato da qualche media attento, la proprietà della Fer.Metal.Sud è ancora riconducibile ad esponenti politici locali, uno dei quali fino ad un mese fa ricopriva ancora il ruolo di vicecoordinatore del partito di cui è esponente l’Asssessore all’Ambiente Stea. Il problema è che il totale stallo della Giunta contribuisce a favorire le lobby private della gestione dei rifiuti, vista la perdurante totale mancanza di impianti pubblici. Ci chiediamo come mai il Governo regionale continui a non procedere con una programmazione adeguata “preferendo”, invece, gestire le emergenze causando degli evidenti impatti ambientali soprattutto laddove gli impianti, costretti ad operare in deroga, non sono adeguatamente dimensionati. A pensar male si fa peccato…”