Brunetta: “La strada è un super green pass responsabile e condiviso”

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Se noi, con l’economia tutta aperta, abbiamo meno casi degli altri, il merito è della strategia del green pass del governo Draghi.

Il vantaggio non è solo su ospedalizzazioni, terapie intensive, contagiati e morti, ma sull’economia. Il tasso di crescita al 6,2% è il doppio della Germania, cosa mai successa”.

Imponendo il green pass a tutto il mondo del lavoro abbiamo fatto la più grande strategia di politica economica. Ma il governo segue con estrema attenzione quel che accade in Italia e fuori e ascolta il grido di dolore di molte regioni – spiega Brunetta. Il presidente Fedriga, vista la situazione in Austria e Germania, chiede se non sia il caso di potenziare il green pass. Non si tratta di cambiare strategia, ma di rafforzarla per non dover richiudere.

 Obbligo vaccinale? La decisione non mi sembra questa, con uno zoccolo duro di irriducibili del 10% l’obbligo non risolve nulla. Che fai, gli applichi il trattamento sanitario obbligatorio? La strada è un super green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni. Se ci saranno cambi di colore perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati, per colpa dello zoccolo duro dei no vax, estrema minoranza, sempre più invisa? Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali – prosegue.

Ristoranti, stadi, piste da sci, teatri, cinema, discoteche. Perché far pagare a tutto il mondo del terziario urbano, della cultura, dello sport e del tempo libero con restrizioni che rischiano di ripiombarci in lockdown parziali? Vorrebbe dire costi di impresa, ristori, deficit, crisi, nuovo crollo dei consumi” conclude