Bruno, l’unico poliziotto amputato in servizio

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ABBIAMO VINTO!
Si Abbiamo! Non è una mia vittoria, è una vittoria di tutti, della mia compagna che mi ha sempre sostenuto, della mia famiglia, anche se lontani facendo il tifo per me, dei miei amici, di tutti voi che mi seguite e mi date la carica, colleghi e superiori che mi hanno supportato, della Polizia di Stato che ha dimostrato ancora una volta di essere una grande istituzione, una famiglia che non abbandona i suoi figli, di essere a passo con i tempi evolvendosi in modo straordinario, credendo in me e nelle mie capacità, nonostante la mia disabilità, consentendomi ancora di indossare questa divisa, perché consapevole che posso dare ancora tanto.
Dedico questa conquista anche a quelle poche persone che hanno esultato quel 5 settembre e a chi mi ha offeso apertamente e pubblicamente solo perché sono Poliziotto.
Ricordo ancora quella bellissima frase del Capo della Polizia mentre ero in rianimazione in pericolo di vita: “Bruno è giunto il momento di raccogliere quanto hai seminato, la divisa ce l’hai cucita addosso e mai nessuno te la toglierà…”