Bruxelles, Giansanti: “Consiglio dei ministri agricoli preservi la produzione europea di zucchero”

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“Il settore dello zucchero ha bisogno di interventi urgenti per evitare ulteriori ridimensionamenti produttivi in Italia e a livello europeo. La Commissione deve agire rapidamente, utilizzando gli strumenti già previsti dalla normativa in vigore”. Lo ha sottolineato il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in vista della riunione del Consiglio Agricoltura della Ue che si terrà a Bruxelles il 15 luglio.

Nell’occasione il commissario Hogan – informa Confagricoltura – riferirà ai ministri sulle conclusioni dei lavori del gruppo ad alto livello, composto dai rappresentanti degli Stati membri e dell’Esecutivo Ue, insediato nel novembre dello scorso anno su richiesta del ministro per le Politiche agricole Centinaio.

Dalle informazioni raccolte da Confagricoltura risulta che c’è una spaccatura tra gli Stati membri sulle iniziative da raccomandare alle Istituzioni di Bruxelles.

“La gravità della situazione è tale – osserva il presidente di Confagricoltura – che non possiamo permetterci ulteriori ritardi, a danno di un settore che è di fondamentale importanza per l’agroalimentare italiano”.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda che le superfici investite a barbabietole da zucchero si sono contratte del 62% negli ultimi dieci anni. Il crollo dei prezzi, innescato essenzialmente dalla soppressione delle quote di produzione nel settembre 2017, ha determinato – secondo il CIBE – un taglio dei redditi dei bieticoltori europeo di oltre il 30 per cento. Anche i bilanci delle industrie si chiudono in rosso ed è stata annunciata la chiusura di diversi stabilimenti in Francia, Germania e Polonia.

“Pur tra tante difficoltà, gli operatori del settore – prosegue Giansanti – stanno cercando di reagire mettendo in campo nuovi progetti, come quello lanciato dall’Associazione nazionale bieticoltori (ANB) riguardante la valorizzazione a fini energetici delle polpe. Occorre, però, tempo e un quadro più stabile di riferimento”.

Nell’ultimo rapporto diffuso dalla Commissione Ue sull’evoluzione dei mercati – segnala Confagricoltura – è riportato un lieve miglioramento dei prezzi medi passati da 312 euro a tonnellata nel gennaio scorso, a 320 nel mese di maggio. E il trend potrebbe proseguire secondo gli esperti dell’Esecutivo Ue. Si tratta però di piccoli scostamenti e, comunque, per la regione di produzione che include l’Italia i prezzi sono fermi praticamente da inizio anno.

“Il rapporto della Commissione non tiene poi conto dei possibili effetti della Brexit – pone in evidenza Massimiliano Giansanti -. Il Regno Unito importa notevoli quantità di zucchero dalla UE e, in caso di recesso senza accordi alla fine di ottobre, resterebbero sul mercato europeo circa 280 mila tonnellate di zucchero ora destinate ai consumatori britannici, con ulteriori squilibri mercantili a danno degli operatori dell’Unione”.

“È una prospettiva che rafforza la nostra richiesta alla Commissione Ue di varare interventi urgenti per il settore dello zucchero – conclude il presidente di Confagricoltura -. Continuare a restare fermi non è assolutamente un’opzione”.