Burioni, Codacons: “Conflitto d’interessi con pubblicità e case farmaceutiche”

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Arriva l’ennesimo esposto del Codacons contro Roberto Burioni. “La motivazione fondamentale è un forte conflitto d’interessi, che ravvisiamo da tempo” afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi. Destinatari: ordine dei medici di Pesaro e Urbino, Corriere della Sera e Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC). Il dottor Burioni è stato oggetto di diversi esposti presentati dal Codacons per conflitto di interesse a causa di presunti rapporti con case farmaceutiche” si legge nell’esposto.

In particolare, vengono elencati i brevetti di cui il dottor Burioni risulterebbe titolare e vengono citate le sponsorizzazioni da parte di case farmaceutiche in varie attività e progetti “ad esempio il suo libro Il vaccino non è un’opinione, pubblicato a settembre 2016, risulterebbe sponsorizzato da colossali aziende farmaceutiche come GlaxoSmithKline Biological e Sanofi-Pasteur MSD”. Tra l’altro, dall’esposto emerge che il dottor Burioni sarebbe stato autore del progetto “Dalla vaccine hesitancy alla vaccine recovery”, finanziato con il contributo incondizionato di Merck&Co erogato da MSD Italia, casa farmaceutica che avrebbe versato alla fondazione Lorenzini per il progetto la somma di 352.000 euro nel 2017.

All’Ordine dei Medici si chiede di verificare “se nei fatti siano ravvisabili gli estremi della violazione delle norme che regolano il comportamento del medico”. “Un esposto è stato inviato al Corriere della Sera per avere pubblicato a tutta pagina un pezzo sul libro di Burioni, “Virus, la grande sfida” -riferisce l’avvocato del Codacons che ha seguito tutti gli esposti, Sonya De Sarli “abbiamo appreso che i proventi sarebbero andati dalla ricerca sul coronavirus ma poi questo elemento non veniva riportato da nessuna parte, quindi abbiamo ravvisato il pericolo di una pubblicità poco trasparente”.

Per quanto concerne la presenza sistematica del dottor Burioni alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio la contestazione mossa è “che in un momento di debolezza dei cittadini e consumatori, intimoriti e preoccupati, avrebbe giovato un’informazione pluralista, la possibilità di comprendere il problema facendo confronti fra diverse posizioni, invece la visione offerta è stata unilaterale”.

A questo proposito, singolare, l’inciso del documento sulla carriera accademica del dottor Burioni: “va indicato che lo stesso è risultato poco meritevole di essere preso in considerazione ai fini della procedura di valutazione comparativa a ruolo di professore universitario di prima fascia, indetta con D.R. 591 del 16/6/2008, settore scientifico disciplinare MED 07 di Microbiologia e Microbiologia clinica presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, di cui si allegano i verbali relativi alla commissione giudicante.

“Non ci sono mai giunte risposte da parte delle istituzioni interpellate -prosegue l’avvocato De Sarli- ma noi continueremo. Siamo intervenuti anche durante il governo Renzi al fine di scongiurare una candidatura del dottor Burioni a cariche istituzionali proprio per conflitto di interesse e in passato abbiamo fatto esposti per i compensi percepiti da Burioni”.                                                                                                                                            (Di Monica Camozzi – affaritaliani.it)