C. Italia: Inter-Milan 2-1, Eriksen al 97′ porta Conte in semifinale

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LA PARTITA
Dopo il deludente pareggio di Udine, l’Inter si ritrova, soffre, lotta e alla fine ribalta il Milan in pieno recupero, grazie a una magia dell’uomo più bistrattato e da settimane con la valigia in mano. Christian Eriksen, con una pennellata su punizione, è l’uomo copertina del derby della Madonnina, colui che regala la qualificazione a Conte e che evita le ulteriori fatiche dei tempi supplementari. Sono passati 101 giorni dalla stracittadina di campionato e a distanza di così tanto tempo nulla sembrava cambiato perché Ibra, decisivo con una doppietta, dopo mezzoretta trascorsa a passeggiare aveva deciso di dire la sua, di mettere la sua inconfondibile firma. Kolarov (sempre lui) esitava nell’uscita e lo svedese piazzava così un diagonale chirurgico che si stampava sul palo interno lasciando di stucco Handanovic. Un Milan cinico, perché sia prima che dopo è l’Inter a rendersi più pericolosa: Tatarusanu (grande prova la sua) con il piede dice no a Lukaku, poi il belga è contrato da Romagnoli. Nel finale prima Theo Hernandez e poi Tomori (entrato al 19′ per l’infortunato Kjaer) respingono un colpo di testa di Sanchez. Lukaku e Ibra vengono quasi alle mani e Valeri ammonisce entrambi, il gigante belga è un furia contro l’ex compagno dello United. La frazione si chiude con un destro al volo di Brozovic che termina a lato di un nulla.

L’ammonizione di Ibra si rivela davvero pesante, perché al 58′ inseguendo Kolarov lo stende da dietro. E’ il secondo giallo, sacrosanto, che chiude qui la partita del bomber e complica terribilmente i piani di Pioli. Anche perché l’Inter della ripresa comincia a spingere sin dalle prime battute, con Conte che si gioca anche la carta Hakimi. E la musica a destra cambia completamente spartito. E’ un autentico assedio quello dei nerazzurri, che sbattono contro un Tatarusano in grande spolvero e mancano anche per un po’ di imprecisione il pareggio. Pari che arriva al 71′, quando Leao stende in area Barella: Valeri e l’assistente non vedono, ma vengono richiamati dal Var, e Lukaku spiazza il numero 1 romeno. La gara subisce una lunga interruzione perché si fa male l’arbitro Valeri: al suo posto il quarto uomo Chiffi. Tatarusanu è ancora super su Lautaro (89′) e Lukaku proprio al 90′. Conte, intanto, si era anche giocato la carta Eriksen, pescando così il jolly nel lunghissimo recupero di 10 minuti. Netto il fallo di Meite su Lautaro al limite e la pennellata del danese è un’autentica opera d’arte. L’Inter vince con merito e manda chiari segnali ai cugini in vista del lungo testa a testa in campionato. Unica nota stonata i gialli a Lukaku e Hakimi, che salteranno l’andata delle semifinali.