Insomma, si continua come prima, non c’è nessuna differenza…”. E’ la ‘lettura’ sugli ultimi provvedimenti del Governo relativi alle misure anti-Covid, che esprime all’AdnKronos il filosofo Massimo Cacciari. “Ma, a questo punto, le persone che si vaccinano non dovranno più firmare alcuna assunzione di responsabilità sulle eventuali conseguenze – sottolinea Cacciari – che ovviamente ricadranno sul soggetto che ha imposto questo obbligo: l’unica differenza è tutta qui. Lo Stato viene responsabilizzato di ogni conseguenza per aver imposto il trattamento obbligatorio”.
Per il resto, osserva Cacciari, “non cambia assolutamente niente. Già prima non si poteva andare al lavoro o al ristorante”. Si poteva, presentando un tampone… “Sì, ma un tampone ogni due giorni, con una spesa ogni volta di almeno 15 euro, rendeva tutto fasullo – risponde – Di fatto, l’obbligo c’era anche prima. Solo che ora, con questa decisione, i Governo si assume totalmente ogni responsabilità e questo può anche essere positivo”.


