Cambiamento climatico. Fattori (Sì): “Approvata nostra proposta”

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Approvata la mozione presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì-Toscana a sinistra. La Regione Toscana è chiamata a “dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale”, come “assunzione di consapevolezza e responsabilità politica, coordinando e rafforzando ulteriormente politiche, azioni e iniziative volte al contrasto del cambiamento climatico, da considerare una priorità trasversale ai propri piani e programmi, alle politiche economiche e agli accordi da perseguire”.

L’atto è stato illustrato in aula da Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra: “la crisi climatica e ambientale è un’emergenza”, ha affermato, “la temperatura media terrestre è in aumento costante, consapevolezza che è un patrimonio acquisito della comunità scientifica e delle nuove generazioni, come dimostra l’onda verde dei ‘Fridays for future’. Purtroppo però non è patrimonio acquisito di buona parte del mondo politico, si pensi agli atteggiamenti negazionistici di Salvini che confonde il clima con il tempo metereologico, quando afferma che non ci sarebbe cambiamento climatico perchè a maggio ha fatto freddo”.

“La politica si assuma la propria responsabilità”, ha aggiunto Fattori, “serve un cambio di mentalità” dinanzi alla “principale emergenza planetaria che dobbiamo fronteggiare: la dichiarazione dello stato di emergenza è il primo passo nella direzione giusta e la Toscana apre la strada, prima Regione in Italia a farlo”.

“Il caos climatico è determinato dalle attività antropiche, ossia da un modello di produzione-consumo e da un modello energetico

che deve essere cambiato radicalmente. Gli impatti sono molteplici e minacciano l’ ambiente, l’ agricoltura, producono desertificazioni, inondazioni, l’innalzamento del livello del mare e l’estremizzazione dei fenomeni atmosferici portando con sè anche coseguenze sociali e geopolitiche, per non dire del dramma dei profughi ambientali e delle migrazioni forzate”, aggiunge Fattori.

“Per questo occorre agire immediatamente, orientando le scelte della Regione e dello Stato centrale verso la decarbonizzazione dell’economia e l’eliminazione degli incentivi diretti e indiretti per l’uso dei combustibili fossili spostando investimenti e incentivi sulla ricerca e lo sviluppo delle rinnovabili. E occorre adoperarsi per l’esclusione dal patto di stabilità delle spese degli enti locali rivolte alla riduzione delle emissioni climalteranti. Infine, è tempo di chiudere per sempre il capitolo della grandi opere inutili e la stagione dell’incenerimento, per abbracciare l’economia corcolare”, conclude Fattori.

Più nel dettaglio, con l’approvazione della mozione, la Giunta regionale è impegnata inoltre a sostenere, in attuazione dell’accordo di Parigi, “obiettivi più ambiziosi per contrastare il cambiamento climatico e decarbonizzare l’economia”; ad attivarsi affinché siano adottate “opportune forme di fiscalità ambientale, rivedendo le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali a favore della sostenibilità, anche attraverso la revisione della disciplina delle accise su prodotti energetici in funzione del contenuto di carbonio, al fine di accelerare la conversione degli attuali sistemi energetici verso modelli a emissioni basse o nulle”; a favorire e incrementare gli investimenti sulla ricerca e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, sul risparmio energetico e sull’efficiente produzione dell’energia”; ad assumere “ogni idonea iniziativa finalizzata a sollecitare la partecipazione degli enti locali alla definizione del nuovo quadro energetico ed ambientale determinato dalla dichiarazione di emergenza climatica”. Infine la mozione impegna anche la Giunta toscana a richiedere “l’esclusione dal patto di stabilità delle spese e degli investimenti delle Regioni e degli Enti locali volti alla riduzione delle emissioni climalteranti e all’adattamento al cambiamento climatico, con particolare riguardo alle risorse finalizzate al risparmio e all’efficienza energetica, allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla messa in sicurezza del territorio per la prevenzione dal dissesto idrogeologico e dalla siccità”. Accolto anche un emendamento del PD “affinché il governo nazionale riveda la sua posizione e dichiari lo stato di emergenza ambientale e climatica del Paese, riconoscendo così l’esigenza di porre in essere tutte le azioni necessarie e non rinviabili volte a non compromettere il futuro delle nuove generazioni”.