Cambiamo le regole del Patto di stabilità. Subito. Non aspettiamo il 2023!

0
62
fiscal

E’ indubbio che le regole del Patto di
stabilità (e crescita) vadano superate.

Il Patto e il Fiscal compact, sono il totem del rigore, dell’austerity, dell’ottusa applicazione di
una severa disciplina di controllo delle politiche di bilancio che negli anni ha fatto tanto male all’Ue, ai suoi Stati membri e allo
stesso progetto comunitario, minando alle fondamenta la crescita e la solidarietà europea.
È quindi doveroso cambiare rotta. E bisogna farlo al più presto, prima che le nefaste norme immaginate nel Trattato, sospese per l’emergenza economico-sanitaria in atto, vengano riattivate.
Infatti, se le regole restano disinnescate per tutto il 2022, non senza malumori come testimoniano le diverse prese di posizione del
‘falco’ vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, è doveroso impiegare i prossimi 15 mesi per porre in essere una loro radicale riforma e non rinviarla al 2023, come si sussurra a più voci
nei corridoi di Bruxelles e come emerge in queste ore, allorquando le clausole saranno riattivate e, magari, passata l’emergenza e rientrate le fibrillazioni politico-elettorali in qualche realtà mitteleuropea, si potrà imbastire un’operazione gattopardesca.
Ora, subito e radicale. Sono questi i connotati di una riforma delle regole di bilancio europee che, sono convinta, il Governo italiano
deve assumere come bussola del suo impegno in sede comunitaria.