Camminare da responsabili nel tempo della scoperta della fragilità

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Siamo a un giro di boa della Storia e di fronte a noi si schiude la responsabilità dell’analisi, per ricercare le ragioni di resilienza a cui attingere, riscrivendo regole e priorità per il condominio del Mondo.

Siamo stati travolti da un’onda d’urto che ci scopre vulnerabili, piccoli e impauriti, con ritardi nelle risposte che amplificano le incertezze e le impreparazioni. La pandemia ha messo il mondo davanti alla sua fragilità, coinvolgendo tutte le attività umane, nessuna esclusa, e all’inquietudine della necessità di cambiamento che lo coinvolge.

Viviamo l’attesa di un nuovo inizio, di una nuova pagina da scrivere che coinvolga per intero il genere umano in una nuova lotta, dentro le incertezze delle trasformazioni che sanno di epocale periodizzazione della storia dell’uomo. È la rottura con il passato, costretti dall’accaduto ad attraversare questo tempo per immaginare un mondo diverso fatto di trasformazioni da governare per evitare ulteriori allargamenti di diseguaglianze, tra chi ha un Dio e chi è accompagnato solo dalla propria disperazione esistenziale.

È in gioco la nascita di un pensiero nuovo che sappia far tesoro dell’evoluzione del mondo e che lo proietti dentro il divenire della Storia per concorrere con l’attitudine della persuasione alla costruzione di un ordine nuovo. Coinvolgerà tutto: Politica e la sua organizzazione, Stato e le sue funzioni, Economia e le sue dinamiche, libertà, religione, la quotidianità della vita.

L’esito dei cambiamenti non è già determinato, dipende dalla nostra attività, dal nostro sapere, dalla sensibilità delle nostre scelte, dal nostro essere uomini nuovi, dalla nostra caparbietà e intelligenza di percorrere una via difficile, impervia perché ignota, ma che va percorsa per intero con la volontà e l’alto senso del dovere nel ricercare il bene comune.

Siamo a un bivio, bisogna non commettere errori, imboccare la strada giusta, tenere in conto che il Mondo è senza confini e che per il suo governo è d’obbligo rafforzare la cooperazione internazionale e il multilateralismo con politiche all’altezza di una grande visione di sicurezza e prosperità in grado di consentire il godimento delle libertà, incoraggiare la solidarietà globale, dare nuova linfa a Istituzioni sovranazionali garanti del diritto internazionale nel mondo interdipendente e interconnesso.

Acquisire forte la consapevolezza del tempo che viviamo ci aiuterà a non sbagliare strada.