Campagna “No easy riders”, tre volantinaggi a Firenze

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Partita la campagna Cgil “No easy riders”: a Firenze tre volantinaggi davanti al Burger King e al Mc Donald’s in piazza Adua, all’American Dinner in via Guelfa, al Runner Pizza in via Baracca per difendere i diritti dei cilcofattorini

Per costruire insieme il futuro dei ciclofattorini, un futuro di dignità, diritti, tutele e sicurezza, è partita da Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino la campagna “No easy riders”, promossa dalla Cgil: tra le vie di queste città si sono svolte numerose iniziative e volantinaggi, e nell’occasione sono stati distribuiti ai riders i braccialetti di sicurezza ad alta visibilità.
A Firenze, città che ha visto in questi mesi diverse iniziative di mobilitazione e contrattazione dei rider accanto alla Cgil, oggi si sono svolti tre volantinaggi dalle 18 alle 20 (con Nidil Cgil, Filt Cgil, Filcams Cgil e Cgil) in alcuni dei luoghi di lavoro “tipici” per i ciclofattorini fiorentini: davanti al Burger King e al Mc Donald’s in piazza Adua, davanti all’American Dinner in via Guelfa, davanti al Runner Pizza in via Baracca.
La Cgil scende quindi in strada, dando continuità alle iniziative già svolte sul territorio di protesta contro le piattaforme e di sollecitazione di tutte le istituzioni ad intervenire sul fenomeno di sfruttamento assoluto di questi lavoratori, per essere accanto ai lavoratori del food delivery affinché non restino soli e sappiano che il sindacato è da mesi in campo con proposte legislative e contrattuali: “Per noi – afferma la Cgil – è chiarissimo che queste prestazioni lavorative sono a carattere dipendente, è quindi fondamentale che rientrino nei contratti collettivi nazionali, a partire da quello della logistica”. “Inoltre – aggiunge la Cgil – tutto il mondo del lavoro deve avere stessi diritti e protezioni sociali, come una retribuzione equa, il diritto al riposo, alle ferie, al Tfr, alla disconnessione, alla previdenza, alla salute e alla sicurezza”.
“Un lavoro senza stipendio, senza sicurezza, senza dignità è un lavoro in salita, un lavoro che non può circolare per le strade del nostro Paese. Alle imprese chiediamo di scommettere su un modello di sviluppo in cui vengano garantiti i diritti dei lavoratori, al governo – conclude la Cgil – chiediamo di fare quello che promette da mesi”.