Poche cose hanno dimostrato l’inadeguatezza della vecchia politica come la questione rom. Il Pd ha per anni cercato di nascondere la propria inattività dietro una maschera di “solidarietà” e “tolleranza”, lasciando però nel degrado migliaia di persone. La destra, con i suoi facili appelli agli istinti più bassi, non ha fatto altro che invocare “ruspe” e cercare di calpestare i diritti di chi già vive in condizioni di disagio.
Cosa stiamo facendo noi? Stiamo risolvendo il problema dall’interno e dalla base. Già da anni gli operatori della Croce Rossa lavorano negli insediamenti rom, offrendo costantemente opportunità di educazione, lavoro e integrazione. Dopo lo sgombero al Foro Italico, nei giorni scorsi a La Barbuta abbiamo abbattuto 27 moduli abitativi, resi invivibili dai roghi tossici, e offerto a chi li occupava un’alternativa più umana.
Ovviamente, c’è sempre chi se ne approfitta. Le inevitabili mele marce che ritengono più “furbo” darsi al crimine, però, non hanno mai ricevuto alcuno sconto né da noi, né dalle Forze dell’ordine.
Con questo doppio binario di emancipazione e legalità, La Barbuta arriverà gradualmente alla chiusura. E se il nostro progetto andrà avanti, potremo finalmente superare i campi rom su tutto il territorio: allora sì che avremo solidarietà e tolleranza, e le ruspe potranno muoversi senza calpestare i diritti di nessuno. Daniele Diaco
