Canova. Eterna bellezza

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Il Museo di Roma in Palazzo Braschi celebra, con una mostra-evento, il legame tra la città di Roma e Antonio Canova, uno dei principali esponenti del Neoclassicismo che contribuì a fare della scultura, in gara con gli antichi, l’arte più rappresentativa del gusto del suo tempo.

Nato a Possagno (Treviso) nel 1757, è a Roma che Canova studia con passione l’antico ed entra in contatto con artisti e intellettuali che qui ricercavano le fonti della cultura classica. Ed è a Roma che l’artista realizza le sue opere più importanti, espressione di una bellezza senza tempo in cui il messaggio universale dell’antico si fonde con la sensibilità moderna. Il suo studio di Roma, un tempo pieno di opere greche e romane, divenne meta di pellegrinaggi e punto di riferimento per gli artisti dell’epoca ed è ancora oggi un luogo dove imparare dalle sculture antiche i fondamenti dell’arte.

Il rapporto tra lo scultore e la città, centro di quasi tutta la sua geniale attività artistica e inesauribile fonte di ispirazione, emerge in una miriade di aspetti unici e irripetibili attraverso le oltre 170 opere e i prestigiosi prestiti da importanti musei e collezioni in mostra.

Incorniciate all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, le opere di Canova e di artisti a lui coevi animano le sale del museo, raccontando in uno spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di mitiche divinità, l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo in città nel 1779.
Divisa in 13 sezioni, l’esposizione capitolina rievoca attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a cavallo tra Settecento e Ottocento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier di via delle Colonnette.

A definire la trama del racconto, preziosi prestiti provenienti da importanti Musei e collezioni: l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e Capitolini, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano del Grappa, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, l’Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Toulouse, i Musei di Strada Nuova-Palazzo Tursi di Genova, fino al Museo Civico di Asolo, solo per citarne alcuni.

La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e curata da Giuseppe Pavanello, è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.