CAPORALATO, BENE GLI ARRESTI IN PUGLIA. ORA COINVOLGERE ANCHE I NAVIGATOR

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I 51 arresti avvenuti oggi in Puglia confermano che lo sfruttamento in agricoltura è ancora una piaga nel nostro Paese, un fenomeno diffuso ovunque, ma che al Sud in particolare assume spesso forme di vera e propria schiavitù. Da parte nostra, un forte plauso alle Forze dell’Ordine per il lavoro svolto. Ma occorre davvero fare di più per rafforzare le azioni di controllo, contrasto e prevenzione, e liberare una volta per tutte i territori del Mezzogiorno da un fenomeno ripugnante come il caporalato.
Oltre a impegnarsi per la piena applicazione della Legge 199, chiediamo che i navigator vengano adeguatamente formati e subito coinvolti sul territorio, nelle nostre campagne, per contribuire a stanare gli sfruttatori che umiliano la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli. Sarebbe anche questo un buon modo per valorizzare la figura del navigator, con attività che aiutino a far emergere il lavoro nero e a meglio regolare il mercato del lavoro.

Onofrio Rota, Segretario generale Fai Cisl