CAPORALATO, LA LEGGE 199 NON SVANTAGGIA GLI IMPRENDITORI

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Sul caporalato siamo d’accordo con il Premier Conte, quando afferma che va contrastato il dumping sociale e che dobbiamo rivendicare con orgoglio l’applicazione di una legge severa. Lo ripetiamo da anni. Però deve essere chiaro che la legge italiana è severa con i delinquenti, e non svantaggia gli imprenditori. Se la nostra sensibilità etico-sociale, come l’ha definita il Premier, rappresenta uno svantaggio verso altri mercati, la risposta non sta nell’abbassare l’asticella della nostra sensibilità e del grado di civiltà delle nostre leggi, ma nel governare i mercati globali con regole di reciprocità chiare, che mettano al primo posto la dignità di chi lavora e la qualità delle produzioni. L’agroalimentare italiano non è certo penalizzato dalle norme anticaporalato, ma piuttosto da chi esercita una concorrenza sleale a danno delle imprese sane e di lavoratrici e lavoratori.

Onofrio Rota, Segretario generale Fai Cisl