Carabinieri aiutano per la spesa anziana senza documenti né pensione

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Non riuscendo più a trovare la carta di identità che usava per ritirare la pensione in Posta, un'anziana di 86 anni, residente a Bologna, è andata dai Carabinieri che, in attesa dei nuovi documenti, l'hanno aiutata, accompagnandola e facendole loro la spesa. E' successo a ridosso del Ponte di Ognissanti. A bordo di un taxi, che era stato chiamato da una vicina di casa, l'anziana, è vedova da tempo e che ha perso la figlia lo scorso anno, venerdì 31 ottobre ha raggiunto la stazione Navile. Ai militari, in lacrime, ha raccontato di avere smarrito i documenti e di non riuscire a farsi consegnare la pensione all'ufficio postale. "Appena sono entrata in caserma - ha detto all'ANSA - ho subito trovato persone buone e pronte ad aiutarmi. Due militari, due ragazzi giovani, mi hanno assistita come se fossi la loro nonna. Mi hanno accompagnata negli uffici per rifare i documenti, per chiedere la pensione e mi hanno portata anche al supermercato fare la spesa. Ora sono in attesa della nuova carta di identità". ANSA/ CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Accompagnata anche all’anagrafe: ‘Trattata come la loro nonna’
Non riuscendo più a trovare la carta di identità che usava per ritirare la pensione in Posta, un’anziana di 86 anni, residente a Bologna, è andata dai Carabinieri che, in attesa dei nuovi documenti, l’hanno aiutata, accompagnandola e facendole loro la spesa. E’ successo a ridosso del Ponte di Ognissanti. A bordo di un taxi, che era stato chiamato da una vicina di casa, l’anziana, vedova da tempo e che ha perso la figlia lo scorso anno, venerdì 31 ottobre ha raggiunto la stazione Navile.

Ai militari, in lacrime, ha raccontato di avere smarrito i documenti e di non riuscire a farsi consegnare la pensione all’ufficio postale.

“Appena sono entrata in caserma – ha detto all’ANSA – ho subito trovato persone buone e pronte ad aiutarmi. Due militari, due ragazzi giovani, mi hanno assistita come se fossi la loro nonna. Mi hanno accompagnata negli uffici per rifare i documenti, per chiedere la pensione e mi hanno portata anche al supermercato fare la spesa. Ora sono in attesa della nuova carta di identità”.