Carceri: sciopero fame garante Toscana per ‘celle bollenti’

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Sciopero della fame per il garante regionale dei detenuti, Franco Corleone, che denuncia “celle bollenti e sovraffollate” nelle carceri toscane. La protesta di Corleone, spiega una nota, nasce dal fatto che il palazzo di giustizia di Prato è stato chiuso per l’ondata eccezionale di caldo, ma, a suo avviso, nessuno si interessa della situazione dei detenuti. Nel carcere fiorentino di “Sollicciano molti frigoriferi non funzionano – spiega il garante -. Il risultato sono cibi che deperiscono molto rapidamente e brodaglia al posto di acqua”. Nonostante un “timido” segnale da parte della direzione, secondo Corleone “molto c’è ancora da fare”. Nel Giardino degli Incontri, la struttura pensata dall’architetto Michelucci per i momenti tra detenuti e famiglie, “il bar non funziona” rileva il garante, che intende “ottenere certezze su molte questioni che riguardano la vita in carcere”. Per questo, dice Corleone “le ragioni del mio digiuno aumentano. Ancora attendo risposte sul destino del cambio di destinazione del Gozzini a istituto femminile e ancora non è dato sapere quando aprirà la nuova sezione per le attività culturali, artistiche e di studio a Lucca”. Intanto le iniziative messe in campo per il teatro stabile nel carcere di Volterra (Pisa) “sembrano riscuotere un piccolo successo”, come la petizione lanciata che ha raggiunto oltre 2mila firme. “Qualche spiraglio si apre”, dichiara Corleone che annuncia una conferenza stampa della Compagnia di Volterra il prossimo 11 luglio con il direttore artistico Armando Punzo.