Carfagna: “Al Sud la metà dei fondi Ue per strade e porti”

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Il Sud ha un’occasione storica e irripetibile. Verranno stanziate risorse mai viste prima tra Fondi strutturali europei e quota di cofinanziamento, Fondo nazionale di sviluppo e coesione, per un ammontare di circa 150 miliardi, al netto del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sul Pnrr serve però un’operazione verità: con il ministro Franco stiamo mettendo in evidenza tutti gli interventi e i relativi finanziamenti che sono destinati al Sud. Solo per quel che riguarda le infrastrutture il Meridione riceverà più del 50% dei fondi. Ma per spendere bene i fondi servono ingegneri, architetti, esperti di programmazione. Così con il ministro Renato Brunetta
abbiamo accelerato le procedure per assumere 2.800 tecnici nelle P.A meridionali. Dobbiamo capovolgere l’impostazione e passare da un Sud assistito, che rivendica risarcimenti per i torti subiti nel passato, ad un Sud motore dello sviluppo. Questo non significa rinunciare ad un sostegno al reddito, soprattutto in tempi di pandemia è impensabile lasciare intere famiglie senza un aiuto.