Cartolarizzazione e GACS di Gianfranco Torriero (Vice Direttore Generale ABI)

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Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

La cartolarizzazione è la tecnica attraverso la quale è possibile trasformare attività illiquide, come ad esempio i crediti, in titoli obbligazionari scambiabili sul mercato dei capitali. Essa prevede che il soggetto proprietario delle attività – definito tecnicamente originator – li ceda ad una società, costituita al solo scopo di provvedere all’emissione di specifiche obbligazioni, le Asset Backed Securities (ABS). Il rimborso di tali titoli e il pagamento dei relativi interessi è garantito dalle entrate (cash flow) prodotte dalle attività cedute, che non possono essere utilizzate per finalità diverse. Il rischio delle obbligazioni emesse nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione è che le attività a garanzia non producano il cash flow previsto, con la conseguenza che coloro che hanno acquistato le ABS potranno subire perdite in termini sia di capitale versato sia di interessi attesi. Generalmente, le singole emissioni di ABS sono suddivise in classi con gradi di rischio crescenti. Le ABS delle classi più basse sopportano infatti le prime perdite sulle attività poste a garanzia (Tranche Junior); quelle delle classi più elevate (Tranche Senior) sono intaccate solo nel caso che le perdite sulle attività a garanzia superino l’ammontare delle obbligazioni delle classi inferiori. Al fine di favorire la cartolarizzazione dei crediti bancari insoluti, lo Stato italiano ha previsto la possibilità di acquisire a condizioni di mercato una copertura pubblica sulle tranche senior di tali particolari operazioni di cartolarizzazione. Questa garanzia, denominata GAGS (Garanzia sulle Cartolarizzazioni delle Sofferenze, sterilizza il rischio di perdite e favorisce la possibilità di collocamento delle ABS sul mercato. Il prezzo della garanzia è di mercato e non determina quindi un aiuto di Stato.

CASL
Comitato per gli Affari Sindacali e il Lavoro dell’ABI
di Eliano Omar Lodesani
(Presidente e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Group Services)
e Stefano Bottino
(Responsabile Direzione Sindacale e del Lavoro dell’ABI)

Il Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro (CASL) è l’organismo statutario – espressione del Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana – competente per i temi relativi ai rapporti di lavoro, alle politiche dell’occupazione e alle relazioni sindacali. Viene nominato ogni due anni dal Comitato Esecutivo, che ne stabilisce i compiti e individua i componenti (da un minimo di undici ad un massimo di quindici, in rappresentanza di tutte le aziende associate) tra le figure di vertice aziendali.
Il Presidente del CASL è nominato tra i componenti del Comitato Esecutivo. Tra i compiti del CASL rientra la gestione delle tematiche attinenti ai rapporti di lavoro e alle relazioni sindacali – in particolare in rappresentanza delle aziende associate conferenti ad ABI mandato di rappresentanza sindacale – presidiando, al contempo, sul piano legislativo e regolamentare, la definizione di provvedimenti di interesse dell’industria bancaria. In particolare, il CASL rappresenta le predette aziende nei confronti delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori (ivi inclusa la stipulazione di contratti collettivi nazionali di lavoro), con la facoltà di trattare e di definire, mediante accordi, tutte le tematiche di pertinenza lavoristico-sindacale. Il CASL è stato istituito nel 1997, quando il mondo bancario ha ritenuto che per la gestione delle riorganizzazioni in atto nel comparto fosse strategico il governo delle relazioni sindacali, accentrando in un’unica associazione – ABI – le funzioni prima demandate ad Assicredito (l’Associazione dei datori di lavoro). Negli anni il CASL ha costruito con le Organizzazioni Sindacali del mondo bancario – che contano il 75% di iscritti tra i lavoratori – un dialogo costruttivo che ha portato a soluzioni innovative. Negli ultimi anni le relazioni industriali del settore hanno fatto un ulteriore passo avanti, valorizzando la centralità delle persone nella organizzazione delle Banche e sviluppando ulteriormente insieme con le Organizzazioni Sindacali un dialogo diretto, costruttivo e responsabile per accompagnare i significativi processi di cambiamento in atto nel mondo bancario e consentire alle Banche di continuare a svolgere il loro importante ruolo di sostegno all’economia del Paese, alle imprese e alle famiglie.