Casa di “riposo” a palermo, torturato 84enne invalido

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L’elenco degli abusi nelle cosiddette case di riposo è ormai interminabile, pudicamente si parla di vessazioni, in realtà è tortura bella e buona. Un 84enne, gravemente invalido, è stato immobilizzato, imbavagliato e percosso ripetutamente nella “casa di riposo” da parte del titolare e della badante che lavorava in nero. La polizia ha documentato oltre 100 (cento) episodi di comportamento vessatorio e lesivo della dignità umana. Potevano aspettare che lo uccidessero prima di intervenire! Sempre più case di riposo gestite da privati sono fuori controllo come dimostrano i continui episodi di violenza e tortura. Le forze dell’ordine documentano gli episodi per lungo periodo lasciando gli anziani in balìa dei loro aguzzini, ministero della salute, regioni, comuni, preferiscono ignorare il problema. L’assistenza agli anziani fragili, invalidi e comunque non autosufficienti non può essere lasciata alla speculazione imprenditoriale di gente che troppo spesso si rivela priva di scrupoli e di basso livello morale. Ovviamente in queste situazioni incorrono gli anziani, le cui famiglie hanno spesso problemi economici e comunque impossibilitati a garantire soggiorni costosi in case di riposo di lusso. È indispensabile imporre l’estensione del reato di tortura a questi episodi, dare vita ad RSA pubbliche a differente carico assistenziale e interne al sistema sanitario, direttamente controllate da enti locali, familiari ed associazioni di tutela degli anziani. Perdere salute ed autosufficienza non può consentire a nessuno di togliere dignità umana a prezzo di ulteriori sofferenze fisiche e morali. Su queste problematiche chiederemo un incontro al ministero della salute, inserendo le nostre proposte dentro il piano nazionale dell’anziano da noi richiesto e fortemente voluto.