CASE POPOLARI? STOP CEMENTIFICAZIONE E CONSUMO DI SUOLO

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Ancora consumo di suolo e cemento per costruire case popolari? Il M5S Bari si oppone con forza!
Abbiamo appreso dalla stampa di una riunione tra il Sindaco Decaro e il neo Assessore al Patrimonio Lacoppola circa il futuro dell’edilizia popolare a Bari. L’emergenza abitativa è uno di quei temi che ci sta particolarmente a cuore e che riteniamo sia stato mal gestito negli scorsi 5 anni non solo dal punto di vista tecnico-amministrativo, se pensiamo alla nuova graduatoria del 2018 ancora in attesa della sua redazione definitiva e con 400 ricorsi in atto, ma anche sotto il profilo urbanistico.
E’ infatti paradossale che si parli ancora di “nuovi insediamenti abitativi di edilizia residenziale pubblica” in una città dove ci sono migliaia di immobili in vendita e in affitto, dove la desertificazione del centro città sta portando ad una progressiva dilatazione territoriale delle periferie e dove la vecchia mentalità dei “quartieri popolari” ha portato ad una imperdonabile ghettizzazione incompatibile con un progetto serio di eguaglianza sociale.
La nostra proposta, come da programma per le amministrative 2019, è quella di stipulare un accordo con ARCA Puglia per l’acquisto di immobili in vendita nel tessuto urbano della città da mettere subito a disposizione degli aventi diritto come prevedeva un accordo siglato nel 2014 e mai portato a compimento.
Secondo questo accordo Arpa Puglia avrebbe dovuto avviare una selezione per il censimento e l’acquisto di immobili e alloggi siti nel comune di Bari da adibire ad edilizia popolare. L’ARCA Puglia si impegnava anche a realizzare ” interventi di completamento, riattamento e manutenzione straordinaria utilizzando anche i fondi provenienti dalla Legge 560 del 1993.” (fonte Abitiamo, rivista trimestrale ARCA PUGLIA Anno XI n.4)
Ci chiediamo quale seguito abbia avuto questo accordo stipulato nel 2014 da Antonio Decaro, Nichi Vendola, l’Assessore regionale Barbanente e l’allora Assessore all’edilizia residenziale del Comune di Bari, Vincenzo Brandi.
Si potrebbe, inoltre, vendere gli immobili di proprietà del Comune di Bari collocati fuori dal territorio cittadino, dando seguito alle numerose richieste arrivate in ripartizione e reinvestire nella riqualificazione dell’esistente.
Bari non ha bisogno di nuovo cemento e di consumo di suolo ma di soluzioni innovative che possano portare nello stesso tempo alla soluzione del problema dell’emergenza abitativa, al recupero di immobili in quartieri anche centrali ormai svuotati e degradati e ad una vera integrazione sociale.