Casili (M5S): “Prefetto di Lecce scriverà ai sindaci per rimarcare che i proprietari di piccoli appezzamenti possono svolgere attività agricole”

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“Ho contattato il Prefetto di Lecce per fare presenti le richieste di chiarimento che in questi giorni sto ricevendo da conduttori e proprietari di terreni agricoli, soprattutto ‘hobbisti’, della provincia in merito alla possibilità di effettuare operazioni per ottemperare alle misure fitosanitarie di lotta ai vettori della xylella in seguito alla recente diffusione della nota del Dipartimento Agricoltura che ha precisato come tali attività siano da considerarsi indifferibili e di pubblica utilità e quindi debbano essere assicurate pur in vigenza delle disposizioni governative finalizzate a contrastare la diffusione e il contagio da COVID19. Il Prefetto mi ha confermato che invierà una nota ai sindaci in cui rimarcherà che, alla luce della nota del Dipartimento regionale competente, agricoltori e hobbisti avranno la possibilità di recarsi presso i propri terreni per effettuare i lavori di aratura e sfalcio delle erbe autocertificando lo spostamento con la necessità di volgere interventi di lotta al vettore per limitare la diffusione del batterio”. Così il consigliere del M5S Cristian Casili che chiede di fare maggiore chiarezza in merito alla possibilità di eseguire anche nelle zone infette gli interventi di lavorazioni superficiali del terreno o trinciatura delle erbe per controllare il vettore, presente in questo periodo nei primi stadi del suo sviluppo.

La maggior parte dei dubbi sono sorti con riferimento al fatto che la nota della Regione qualifica come “obbligatorie” le lavorazioni dei terreni solo nelle zone cuscinetto e di contenimento e come “fortemente raccomandate” nel rimanente territorio regionale. Tuttavia, nell’Allegato II “Misure fitosanitarie di controllo del vettore per contrastare la diffusione di Xylella Fastidiosa subspecie pauca ST53-2018-2019” della DGR 1890/2018 si precisa che “la lotta al vettore con mezzi meccanici è obbligatoria nel periodo che va dal 1 marzo al 30 aprile di ogni anno nelle zone delimitate” quindi si presume anche nella zona infetta e che “la lotta al vettore con mezzi meccanici è raccomandata nella zona indenne”. Anche il documento “Sintesi delle misure fitosanitarie da adottare” predisposto dal Dipartimento Agricoltura il 26 marzo 2019, indica per le aree infette come misura obbligatoria le “lavorazioni superficiali del terreno o trinciatura delle erbe nel periodo marzo-aprile per il controllo del vettore”.

“È evidente, quindi, l’indifferibilità e l’importanza di questi interventi anche nelle zone infette – prosegue Casili – soprattutto perché non lasciare abbandonate queste aree permette di abbassare la quantità di popolazione del vettore e quindi ridurre la pressione nelle zone cuscinetto e di contenimento. Inoltre, non dimentichiamo che la provincia di Lecce è una zona in cui si manifesta una forte polverizzazione delle superfici agricole, infatti più del 70% dell’intera superficie è detenuta da piccoli produttori, molti dei quali non hanno un fascicolo aziendale e quindi partita IVA. Questi soggetti già in passato sono stati destinatari delle misure di contenimento per questo è importante che in queste settimane, con l’aumento delle temperature, possano continuare ad assicurare la cura dei propri fondi, siano questi seminativi o oliveti, per ridurre la proliferazione del vettore. Infine, bisogna considerare che lo stato di abbandono, ormai cronicizzato, della maggior parte dei terreni che ricadono nella zona infetta rischia di esporre queste aree, soprattutto nella stagione estiva, allo sviluppo di incendi con ripercussione in termini, ambientali, paesaggistici e sociali. Ovviamente – ribadisce il pentastellato – chi si sposta per effettuare i lavori dovrà farlo in modo responsabile e individualmente, portando sempre con sé l’autodichiarazione in cui si precisa che lo spostamento è legato a ragioni di necessità connesse all’adempimento dell’obbligo di lavorazione dei terreni per il contenimento del vettore, allegando documenti che attestino la proprietà o la conduzione del terreno e la sua localizzazione per fornire massimo supporto ai soggetti preposti al controllo. Nessuno pensi di trasformare questa possibilità in scampagnate a ridosso delle prossime festività. È fondamentale a tutela della salute delle nostre comunità che chi si sposta lo faccia responsabilmente e nel rispetto delle prescrizioni dettate per contenere la diffusione del virus”.