Caso Bellanova, Mario Giordano: «Non è libero un paese in cui non si può dire che un vestito è brutto»

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Daniele, piena solidarietà e un abbraccio. Non è libero un paese in cui non si può dire che un vestito è brutto. Te lo dissi già qualche mese fa, lo ripeto ancora oggi: non ci faremo intimidire». Il giornalista e conduttore Mario Giordano, ancora una volto controcorrente, sfida il politicamente corretto e difende così il collega Daniele Capezzone che qualche giorno fa ha dato lui il via – inconsapevolmente – agli insulti rivolti al neo ministro Teresa Bellanova e al suo look sgargiante. Era solo una battuta. Ma a volte scherzare non è possibile. Esprimere un giudizio neppure. Anzi, dipende a chi.
Minacce di morte
Di insulti e di critiche sui look più o meno vistosi sono piene le cronache politiche. Anzi, insulti molto più gravi rivolti sul piano personale e sulle famiglie – come moltissimi ne ha ricevuti Giorgia Meloni – non hanno avuto neanche l’”onore” di essere stigmatizzati pubblicamente. Anzi, più spesso sono stati derubricati. Nel caso della Bellanova si è arrivati alle minacce di morte arrivate a Capezzone, che hanno indotto il diretto interessato a sfogarsi su Twitter, a giustificare una sua opinione che non voleva essere cattiva, solo un’opinione, che legittimamente può essere espressa: «Fare una battuta su un vestito (ripeto: su un vestito) e ricevere minacce, anche di morte, con ampia mobilitazione di troll. Più il tentativo di qualche furbetto di attribuirmi considerazioni (mai fatte) su donne e corpi. In tanti non ci faremo intimidire da questo squadrismo», era stata la risposta a quella che voleva essere una battuta. La sintesi tratta da Mario Giordano è più che legittima. In un paese libero, fare un caso politico su un look più o meno azzeccato è francamente esagerato. Si ripete sempre, in ogni circostanza, che il diritto di critica, il diritto di satira e il senso dell’umorismo sono un po’ il sale della democrazia e della libertà. Tutti ne sono stati vittime in un modo o in un altro. Si è persino difeso il settimanale satirico Charlie Hebdo che scherzava sui morti di Amatrice…. Lo stesso Giordano è più volte finito sotto gli strali polemici e spesso ignominiosamente ridicolizzato. C’è da giurarci che sarà “messo in croce” per questa sua osservazione.                                                                 fonte https://www.secoloditalia.it