Caso Lotti: Scotto, la questione morale non è uno scherzo

0
61
scotto

Lotti si è autosospeso dal Pd.
Con una lettera velenosa e allusiva.
Innanzitutto verso i suoi compagni di partito.
Io penso che non si possa considerare questo scandalo – che ha portato alla sua scelta – soltanto come un affare di un partito.
Riguarda invece una concezione proprietaria della democrazia e delle istituzioni.
Che ha contagiato interi pezzi della politica e dei partiti.
Io la combatto da sempre. Anche se non è bastato.
Ma dobbiamo dirlo chiaramente: i populisti sono arrivati al potere per questo.
E qualcuno ce li ha portati direttamente a Palazzo Chigi perché la cattiva politica è stata la benzina principale dell’antipolitica che sta consumando le speranze e il futuro del paese.
Forse dovremmo ricordarlo più spesso.
Per questo con la questione morale non si scherza. Mai.
Il 26 maggio abbiamo preso un po’ di voti in più con la lista unitaria alle elezioni europee perché ci presentavamo come l’argine democratico alla destra estrema.
Necessario, ma non sufficiente.
Ma se passa l’idea che per noi le istituzioni sono un giocattolino con cui si può fare qualsiasi cosa – a partire da rapporto tra politica e magistratura – finisce male.
E l’argine democratico diventa solo un rumore di fondo.
Non lo accetto. E combatto perché l’alternativa sia innanzitutto la rottura con una concezione del potere che ci ha fatto perdere milioni di voti. E ha spalancato le porte ai nemici della democrazia.