Cattaneo (FI): “Le decisioni continuano ad essere prese solo dal governo ed è fortemente sbagliato”

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Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul nuovo dpcm. “Noi abbiamo sempre affiancato alla protesta la proposta, però il risultato finale è sempre stato uguale a tutti gli altri –ha affermato Cattaneo-. Nell’ultimo dpcm Conte ha fatto un passaggio parlamentare, ma è stato un passettino in avanti più di forma che di sostanza, si è discusso di impegni generici e non sui 21 parametri di categorizzazione delle regioni. Quindi le decisioni continuano ad essere prese solo dal governo ed è fortemente sbagliato. In una situazione del genere bisognerebbe prendere le decisioni tutti insieme, questo non accade e allora poi le piazze iniziano a scaldarsi. Io sono lombardo, di Pavia, è veramente una pena vedere tutte le serrande dei negozi abbassate. La priorità per Forza Italia è stare vicini a queste attività, che non possono pagare il prezzo della crisi per tutti. Si è perso un sacco di tempo, soprattutto nell’ambito dei trasporti e della sanità. Arcuri ha voluto centralizzare tutti gli appalti, i capitoli di spesa, il bando per le terapie intensive, il sistema dei tamponi. Noi abbiamo chiesto a gran voce l’utilizzo dei soldi del Mes, che sarebbe servito subito. Quindi si è perso tempo, adesso la gente comprende meno le chiusure visto il tempo passato invano. Bisogna quantificare il danno economico arrecato e trovare immediatamente le risorse per ristorare le attività. Noi facciamo proposte, poi vediamo che i soldi vengono buttati via per i monopattini elettrici, direi che ne abbiamo abbastanza”.

Su Lombardia scelte politiche? “In alcuni passaggi di colleghi, come quello di Quartapelle del PD, leggo un pregiudizio ideologico, c’è il gusto di dire: ecco i primi della classe hanno sbagliato. Questo francamente dispiace, anche perché la bontà della sanità la misuro sui flussi delle persone che vengono a farsi curare in Lombardia da tutta Italia. Il modello pubblico-privato funziona, non mettiamolo in discussione. Se c’è qualcosa da rivedere è la medicina sul territorio, che va rafforzata”.